Katholikòs Forum - Forum Cattolico

Notizie curiose sui Papi e la Chiesa

« Older   Newer »
  Share  
Ester80
view post Posted on 1/5/2013, 11:28




da25c9af048ac34e86fe002d4ee3b235



Il Papa benedice il Giro: la maglia rosa in Vaticano



Milano, 30 aprile 2013

L'idea di Adorni e il cardinale Bertone tira la volata: il Santo Padre nel segno della tradizione: la prima udienza della carovana con un Papa risale al 1946, cinque Pontefici tra bicicletta e Fede.

L'idea viene a Vittorio Adorni il 31 marzo. È Pasqua. Il grande campione di Parma sta guardando in tv il Giro delle Fiandre e pensa: "Che bello poter far benedire la maglia rosa dal Papa". Così Adorni, che nel 1964 era presente all'udienza in Vaticano del Giro con Papa Paolo VI, chiama Tarcisio Persegona, l'ideatore del Museo di Coppi e Girardengo a Novi Ligure, ma soprattutto molto amico del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato. Michele Acquarone e Mauro Vegni, i vertici del Giro d'Italia, consegnano ad Adorni tre maglie rosa, che Papa Francesco benedice in Vaticano alla presenza proprio di Bertone.

La benedizione di Papa Francesco alla maglia rosa non è solo il bel gesto di un Papa vicino al popolo e allo sport: un Papa che da ragazzo, a Buenos Aires, prese la tessera del San Lorenzo de Almagro e che il 10 aprile ha ricevuto da una delegazione maglia e sciarpa della squadra del cuore. È un gesto in linea con la tradizione degli ultimi 80 anni. Da Bartali a oggi.

NOZZE IN VATICANO — Bartali, negli Anni 30, campione dell'Azione Cattolica, dedicava le vittorie alla Madonna di Lourdes o a S. Teresa di Lisieux. La cosa infastidì i gerarchi e il Ministero della Cultura Popolare, che controllava la stampa, inviò una velina che ingiungeva ai direttori dei giornali di parlare solo delle imprese sportive del campione. Bartali si sposò il 14 novembre 1940 nella Cappella Arcivescovile di Firenze: celebrò il cardinale Elia Dalla Costa. Andò in viaggio di nozze in Vaticano. Durante la guerra, da Firenze, fece la spola in bicicletta col Vaticano e Assisi, portando nel tubo piantone del telaio documenti per l'espatrio di ebrei destinati ai campi di concentramento. Il 26 giugno 1946, Pio XII concesse alla carovana la prima udienza in Vaticano. C'erano Bartali, Coppi, la maglia rosa Ortelli, Ronconi, soprannominato il Parroco, perché aveva un fratello prete. L'augurio del Papa era stato splendido: "Andate, o prodi corridori della corsa terrena e della corsa eterna".

pio-xii-e-gino-bartali-300-231



L'ANNO SANTO — Bartali ebbe l'onore della citazione il 17 settembre 1947, nel discorso di Pio XII agli iscritti dell'Azione Cattolica in Piazza San Pietro: "Guardate il vostro Gino Bartali, membro dell'Azione Cattolica: egli ha più volte guadagnato l'ambita maglia. Correte anche voi in questo campionato ideale in modo da conquistare una ben più nobile palma". Nel 1950, Anno Santo, il Giro finiva a Roma. Lo svizzero Hugo Koblet, calvinista, sconfisse Bartali, campione cattolico. Il 14 giugno Pio XII accolse il Giro. La scena stupenda fu descritta in un articolo memorabile di Luigi Gianoli: "Il Papa, sceso dal tronetto, si diresse inaspettatamente e con visibile e paterno piacere, verso due figure che subito caddero in ginocchio: Bartali e Koblet. Bartali, si sa, è un po' in casa sua in quel tempio. Ma Koblet, calvinista, potrebbe rappresentare quanto di più anticattolico sia stato inventato dalla reazione protestante. Eppure Koblet, abdicando con straordinario tatto ad ogni principio, si prosternò con un gesto semplice, giovane e commovente così diverso dalla massiccia e severa devozione di Bartali, da descrivere, in virtù di un solo movimento, il carattere di due atleti". Nella sua lunga storia, il Giro ha toccato tutti i santuari. Quando, il 3 giugno 1963, la corsa fu raggiunta a Treviso dalla morte di Papa Giovanni venne dichiarato il lutto del Giro. Il 4 si disputò la cronometro senza pubblicità e senza premiazioni: la maglia rosa Balmamion corse col lutto al braccio. Il nuovo Papa, Paolo VI, volle accogliere subito il Giro e il 30 maggio 1964 rivolse ai corridori - Anquetil maglia rosa - un discorso bello e famoso: "Lo sport è un simbolo di una realtà spirituale, che costituisce la trama nascosta, ma essenziale, della nostra vita".

index



"GIRO GRANDE FAMIGLIA" — Il 16 maggio 1974, prima del via, con Merckx in maglia rosa, Paolo VI volle di nuovo dare la sua benedizione alla "grande famiglia del Giro".

giro-d-italia-1974



C'era anche Marco Pantani il 12 maggio 2000, quando, seguendo Cannavò, Romiti e Castellano, il Giro, il ciclismo mondiale e tutto lo sport italiano furono accolti in udienza speciale in Vaticano da Papa Wojtyla. C'erano Magni e Gaul, Baldini e Adorni, Gimondi e Merckx, Moser e Saronni, Fignon e Hampsten. Il Papa enumerò le doti dell'atleta: "Il rigore della preparazione, la costanza nell'allenamento, la consapevolezza dei limite delle capacità della persona, la lealtà nella competizione, l'accettazione di regole precise, il rispetto dell'avversario, il senso di solidarietà ed altruismo".

pantani1



Papa Wojtyla, grande sportivo, pedalava su una bicicletta di Ernesto Colnago. Come Sergio Sanvido ha costruito la bicicletta di Papa Ratzinger, che dal 1° gennaio 2007, è tesserato dell'Uci come presidente onorario del Gs Madonna del Ghisallo. Ratzinger non è mai salito sull'ammiraglia, ma da quando, il 13 ottobre 1948, Pio XII ha acceso la lampada votiva della Madonna del Ghisallo, quello è diventato il santuario dei ciclisti. Lassù ogni giorno evaporano i ricordi e le preghiere. La bici è fede. E la vita, come il Giro, è viaggio. Verso un traguardo seducente e arduo.

TimLeeMadonnadelGhisallo3-vi



Fonte: http://www.gazzetta.it/Ciclismo/30-04-2013...313442154.shtml

Lo so, aprire un thread per questo sembra strano, ma l'articolo merita davvero di essere letto: troviamo un insolito Pio XII, amante dello sport; la bella testimonianza di Koblet; la fede semplice e severa di Gino Bartali; le parole di Papa Wojtyla, grande sportivo, sui valori veri che devono seguire gli atleti e non solo...
 
Top
Ester80
view post Posted on 23/5/2013, 13:34




Al Papa la Coppa Italia



143649386-62f57e84-a259-4a89-bd9e-1ee56dcadefe



La Coppa Italia l'ha vinta il Papa con la sua testimonianza: lo dicono, a una voce sola, Francesco Totti e Louis Saha, giocatori della Roma e della Lazio che domenica si affronteranno allo stadio Olimpico nella finale della competizione nazionale. Stamani sono venuti insieme dal Papa all'udienza -- presenti oltre centocinquantamila persone -- per dargli il «benvenuto» a nome del mondo dello sport cittadino. Al Pontefice hanno portato le maglie dei loro club, personalizzate con il numero 1 e il nome «Francesco». E una riproduzione della coppa Italia che si contenderanno tra quattro giorni. Presenti anche il presidente della Lega calcio Maurizio Beretta con i dirigenti e gli allenatori delle due squadre romane, oltre al calciatore argentino Mauro Zárate.
Ma dal Papa non c'erano solo i campioni del grande calcio. Proprio accanto, una delegazione dei bambini degli oratori italiani che stanno disputando un torneo del Centro sportivo italiano. Al Papa i piccoli hanno idealmente consegnato il progetto di un campo di calcio in un oratorio di Buenos Aires. E dalla capitale argentina sono arrivati tanti di coloro che hanno collaborato con Bergoglio nel periodo del suo episcopato. Tra loro, Ana Guerrero, che ne rimarca «la capacità di ascoltare le persone, di penetrare il loro sguardo, con la sua umiltà che non è un atteggiamento ma uno stile di vita attento ai più poveri». E, aggiunge, «ora in Argentina si prega tanto per la sua missione di vescovo di Roma». In piazza c'era anche un gruppo di ventidue persone della pastorale sociale di Buenos Aires. Hanno lavorato a lungo con il cardinale Bergoglio. «Il nostro impegno -- spiega Julia Torres -- è nella politica, nella cultura e nell'università come pure nel mondo del lavoro e dell'imprenditoria». Sono qui per chiedere al Papa di confermarli nel servizio: «Il cardinale Bergoglio ci ha insegnato la cultura dell'incontro, ad andare nelle periferie per cercare quelli che non si avvicinano alla Chiesa e hanno bisogno di un luogo di dialogo. La pastorale sociale raduna tutti, perché le differenze sono una ricchezza».
Come a proseguire il senso della visita compiuta ieri pomeriggio alla casa Dono di Maria, stamani in piazza San Pietro c'erano i poveri che ogni domenica a Firenze partecipano alla cosiddetta «messa di San Procolo», fondata ottant'anni fa da Giorgio La Pira e da lui sostenuta e frequentata per tutta la vita. «L'idea fondamentale -- spiega la responsabile Gioietta Del Perugia -- è sempre quella di riunire i più poveri e dimenticati cittadini di Firenze intorno all'Eucaristia domenicale. I frequentatori di questa celebrazione vengono dai vicoli più bui della città: il dormitorio, l'ospizio, le carceri, gli ospedali».
A far rivivere il fervore della Pentecoste in piazza San Pietro, ottocento ragazzi del movimento focolarino Gen 3, tra i dieci e i tredici anni, provenienti da 34 Paesi. A Castel Gandolfo per il loro congresso internazionale, hanno voluto incontrare il Papa «per dirgli il loro impegno a vivere la cultura del perdono e realizzare le opere di misericordia, andando a cercare negli angoli più tristi delle loro città coloro che soffrono, sono soli, poveri, emarginati, portando aiuto, conforto, gioia».
Significativa poi la partecipazione delle delegazioni di Borghetto Vara e di Aulla, i paesi colpiti dall'alluvione del 25 ottobre 2011. In ricordo delle persone morte nelle tragedia, i sindaci e le associazioni di volontariato sono venuti a Roma per trovare nuovi motivi di speranza.
Quando i dipendenti della metropolitana di Roma hanno visto le foto del cardinale Bergoglio sui vagoni di Buenos Aires non hanno resistito all'idea di donargli una tessera gratuita. E stamani gli hanno consegnato di persona la Metrebus card in una edizione unica. «Ma abbiamo già emesso un milione di biglietti con l'immagine del Pontefice come segno di saluto» dicono i vertici dell'Atac. All'udienza era presente anche l'artista pugliese Iolanda Dambra -- impegnata in un originale percorso di catechesi attraverso l'arte -- che ha portato un coloratissimo quadro raffigurante Papa Francesco. L'opera farà parte di una mostra itinerante di evangelizzazione tra le parrocchie italiane. Tra le musiche che hanno allietato l'incontro, particolarmente festose quelle della banda «Giuseppe Verdi» di Tolfa.

Fonte: L'Osservatore Romano, 23 maggio 2013.
 
Top
Ester80
view post Posted on 23/5/2013, 14:50




Una rappresentanza juventina ricevuta dal Papa



C_3_Media_1708761_immagine_obig



È stato il capitano Gianluigi Buffon a donare a Papa Francesco la maglia bianconera numero 1 con gli autografi di tutti i giocatori della Juventus. Nel tardo pomeriggio di martedì 21 maggio una delegazione della società è stata ricevuta in udienza in Vaticano dal Pontefice in occasione della vittoria nel campionato di calcio italiano. Il presidente Andrea Agnelli, gli amministratori delegati Giuseppe Marotta e Aldo Mazzia, il tecnico Antonio Conte, il portiere Buffon e Mariella Scirea, vedova dell'indimenticato Gaetano, sono stati accolti alla Domus Sanctae Marthae dal Papa, che era con il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, con il sostituto, arcivescovo Angelo Becciu, e con il segretario particolare, monsignor Alfred Xuereb. Nel cordiale colloquio, Papa Francesco e il presidente Agnelli hanno insistito soprattutto sul valore dello sport come elemento di unione tra le persone. Il Santo Padre, che è un appassionato di calcio, «ci ha spiegato l'umiltà» hanno poi raccontato i presenti. «Si è parlato del senso della competizione e del valore dell'aggregazione che lo sport offre» ha detto il presidente Agnelli, che ha donato al Pontefice una riproduzione della coppa dello scudetto. E Buffon si è detto sorpreso dal vedere tanti tifosi bianconeri in Vaticano. Dopo l'udienza pontificia, infatti, la delegazione ha incontrato «Gli amici della Juventus» della Santa Sede. Come già nell'ottobre 2011, il club è stato ospite dei tifosi che lavorano in Vaticano, guidati dal commissario della gendarmeria Mario Scola. Tra i quasi trecento partecipanti, la contessa Sole Agnelli, numerosi prelati e il direttore del nostro giornale.

Fonte: L'Osservatore Romano 23 maggio 2013.
 
Top
Ester80
view post Posted on 18/1/2014, 21:38




Benedetto basco! :wub:

BeSazpSIYAAodgZ

Don Matteo, fatti da parte: è arrivato il basco di Benedetto! :)

Reazione di Papa Francesco: "Dai, Benedetto, facciamo cambio? io ti do il camauro e tu mi dai questo bel baschetto sportivo? Dai, per favore..." :birra:

PS: il problema di questa foto è che io ho un basco proprio come quello! Non potrò più mettermelo!!! :lol:
 
Top
SantoSubito
view post Posted on 18/1/2014, 22:18




Il Basco lo aveva già usato, carico la foto!!

lts3

Uploaded with ImageShack.us


Edited by Ester80 - 19/1/2014, 12:47
 
Top
Ester80
view post Posted on 19/1/2014, 13:02




In piazza S. Pietro cavalli e mucche per S. Antonio Abate



Image950



(AGI) - CdV, 17 gen. - Cavalli, mucche e cani. Come da tradizione in tutta Italia, il 17 gennaio si onora la figura di Sant'Antonio Abate, patrono protettore degli allevatori e dei loro animali. In piazza San Pietro, davanti al colonnato del Bernini, ritorna per la settima volta consecutiva la celebrazione a livello nazionale voluta dall'Aia, l'Associazione italiana allevatori. Lungo via Conciliazione ha sfilato la Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo.

aia_San-Pietro_%202011



Alle 12.30 la benedizione di uomini e animali.

ciuci

BENEDIZIONE_620

Benedizione-anizmali-infophoto_2012-01-17-5

santantonio_05_672-458_resize

Fino alle 15 l'esposizione del bestiame in piazza Pio XII nella quale è proposto uno spaccato dell'allevamento nazionale con una vera e propria "fattoria sotto il cielo".

0592787454308b60e200bd2d2d418efd

1724943-img_1191

Fonte: AGI.
 
Top
Ester80
view post Posted on 29/4/2014, 16:18




Vi ricordate lo "straordinario" piviale giubilare?

Su, fate uno sforzo e cercate di ricordare (lo so che avete rimosso il trauma)...
il piviale che - vulgata docet - piacque così tanto a San Giovanni Paolo II da rifiutarsi categoricamente d'indossare la casula abbinata...

Oh, bravissimi, proprio quello!!!

Volete sapere che fine abbia fatto?

Eccolo qui:



Si può acquistare online...in una nota libreria Cattolica che, ultimamente, ha "ampliato gli orizzonti" su altre tematiche (avete capito, no?).

Poi uno si chiede perché Giovanni Paolo II è stato fatto SANTO!!! :lol:
 
Top
6 replies since 1/5/2013, 11:28   245 views
  Share