CITAZIONE (CiccioBimbo @ 22/10/2022, 09:06)
Grazie storia
le informazioni che hai dato con i link della pagina web del vaticano sono strabilianti. Non avrei mai immaginato che il vaticano stesso ammettesse che la trinità è nata da filosofie pagane!!!!!!!!!! Non lo avrei mai immaginato!
Invece è scritto lì chiaro chiaro, la trinità non sta nel vangelo ma in delle filosofie di dei pagani della grecia e il Vangelo dice che Gesù non è Dio ma è un essere creato e inferiore a Dio.
Aspetto a leggere quel che scriverà pyskelletto!
Ps: sant’Agostino non esiste nei Vangeli, è un Cattolico fatto santo dai Cattolici, è come dire che Giovanni Paolo Secondo dice che la trinità esiste, è ovvio, è Cattolico! Ma bisogna vedere se il Vangelo conferma la trinità , non se la confermano quelli che la hanno inventata! E il Vangelo non parla di trinità ma del contrario
Molto bene, grazie anche a Storia che ha esposto dei punti interessanti.
Quindi, in modo molto semplice e chiaro,
i Vangeli non parlano mai di trinità, non esiste nessun versetto che dica che Dio, Gesù e lo spirito santo son uno in tre, e c'è da dire che al tempo di Cristo, esistevano molte religioni pagane che credevano nella trinità come le stesse filosofie che cita il sito del Vaticano.
Quindi se Gesù avesse voluto, sarebbe stato facilissimo per lui dire che il Dio dei Cristiani era una trinità, perché, appunto, a quel tempo avevano familiarità con vari tipi di misteriose trinità. Invece Gesù non ha mai insegnato la trinità, infatti
Gesù non ha mai detto "il e Dio siamo gemelli" ma ha sempre detto che Dio era il Padre e che lui non aveva deciso di venire sulla terra ma era stato mandato, lo aveva accettato con gioia, ma era stato mandato. Dio è sempre esistito, Gesù è stato generato! E' una creatura!
Infatti quando parla con Dio in preghiera, si mostra sempre sottomesso ed umile.
Il sito del Vaticano che avete visto nei link che vi ho indicato, fa notare la vera origine della trinità, che nasce dalle filosofie di pagani come Platone. Non nasce dalla Bibbia.
Per chiudere questo interessante argomento, citiamo dei versetti della lettera di San Paolo ai Corinzi, sempre usando la Bibbia Cattolica della CEI:
"il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa," 1 Corinzi cap 15 vers 28)
Tutto il contesto di quel versetto mostra che ogni cosa e potere che ha Gesù, non è di Gesù, perché Gesù non è Dio. Ma ogni cosa e potere che gli viene dato dal Padre. Infatti conclude dicendo che poi per sempre il Figlio (Gesù) sarà sottomesso a Dio.
E' bello leggere il vangelo senza i dogmi, misteri e filosofie delle religioni, perché si impara la verità che insegna il Vangelo, invece di imparare le tradizioni filosofiche che insegnano le religioni!
Se avete altre domande, fate pure ragazzi, lasceremo sempre che sia il Vangelo a rispondere, non le filosofie inventate dalle religioni.
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CITAZIONE (Regina D'Autunno @ 23/10/2022, 08:43)
Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
Gesù racconta la parabola del fariseo e dl pubblicano, facendo capire che non è vantandosi di essere giusti davanti agli uomini pagando le decime e digiunando per essere buoni davanti a Dio, anzi per Egli tutto questo è una presa in giro, bisogna invece riconoscersi dei poveri peccatori davanti a Lui e mostrarsi pentiti di ciò che siamo e cioè delle creature che hanno bisogno del Suo perdono, e Gesù dicendo che mentre il pubblicano tornò a casa sua giustificato davanti a Dio a differenza del fariseo vuole dire che chi si crede giusto e si esalta sarà umiliato perchè Dio non lo si può comprare con devozioni superficiali, chi invece si umilia sarà esaltato perchè chi si riconosce peccatore davanti ad Egli avrà tutto il suo divino rispetto e anche perdono.
Bello anche questo brano!
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