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La radice KRN: archetipo linguistico del Potere regale e divino

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Katholikòs
view post Posted on 7/9/2012, 19:16




Di A.S. - 07/09/2012


Navigando in Internet, ho dato un'occhiata a questo video interessante di uno scrittore e studioso di esoterismo, massone dichiarato, Gianfranco Carpeoro, amico del più noto Paolo Franceschetti:



Tralasciando le innumerevoli distorsioni storiche delle vicende su Gesù Cristo (meritevoli di attenta e puntuale replica, che abbiamo in parte già confutato a più riprese in questa sezione), che lo stesso relatore nella conferenza del 23 Giugno 2012 al David Icke Meetup propina con troppa sicurezza (forse a causa della sua formazione massonica anticristiana), al minuto 14:27 il Carpeoro menziona un particolare molto interessante, che sarà l’oggetto di quest’articolo.

Trascriviamo brevemente l’intervento del relatore, adattando alcuni passaggi per una migliore comprensione scritta:

La parola greca “Cristian” deriva dalla stessa [radice] da dove deriva Cristo, ma non c’entra niente con la [vicenda] cristica, perché Cristo in realtà è il nuovo Re. Tant’è vero che Khrisna, Cristo e tutta un'altra serie [di parole], utilizzano la radice sanscrita “KR”, che è la radice che c’è alla base del termine “corna”, [così] come del termine “càrmina”. Quindi [la radice Kr assume la valenza di] funzione regale e [di] funzione sacerdotale. Questa radice è la radice regale, motivo per cui Mosè viene dipinto con le corna , ci sono tutta una serie di motivi. Quindi che la parola Cristo viene generalmente attribuita alla parola “unto” è una fesseria, perché è la parola unto che deriva dal perché quel [soggetto] l’hanno chiamato Cristo. E’ diverso!!! Perché il Re veniva considerato un “iniziato”, quindi un “unto” e quindi utilizzava le radici Kr e si metteva il suo elmo con le corna.

In realtà la radice completa della qualità regale è riassunta meglio nel termine KRN di derivazione indoeuropea, così come riassunto nel “Dizionario guénoniano” esoterico del celeberrimo Renee Guenon, scrittore francese, uno dei più grandi esoteristi moderni, alla parola “Karneios”:

La radice KRN, reperibile anche in Kronos, esprime in essenza le idee di ‘potenza’ e di ‘elevazione’ […]. Questa radice KRN ha del resto un nesso diretto con le “bestie cornute”: corna che simboleggiano la potenza e la grandezza e di cui le molteplici figurazioni, specie presso i Celti, traducono bene tale idea.

Concetto meglio specificato col termine “corna”:

Le ‘corna’ per la loro posizione sulla testa degli dèi, degli uomini o degli animali, partecipano all’idea di sommità, di elevazione, potere o qualificazione. Le corna, simbolizzando molto spesso la corona, di cui riprendono in certo qual modo l’immagine di irraggiamento e di funzione gerarchica, possono essere considerate una figurazione dei raggi luminosi, che sono sempre un attributo della potenza sacerdotale o regale, perfino dell’elevazione divina, né è esempio del tutto significativo Mosè.

E approfondito meglio in “corona”:

La ‘corona’, attributo emblematico del potere sacerdotale e regale, la cui radice KRN la collega alla stessa radice di ‘corno’ o ‘cranio’, è per definizione la testimonianza manifesta del grande irraggiamento spirituale o temporale di chi ne è ornato. La corona, connessa con l’idea di forza, di luce, giacché costituita per tradizione da un anello ornato di raggi luminosi a forma di punte, raffigura bene la dimensione della sovranità, del dominio e del magistero. Posta sulla sommità del capo, essa è un legame tra il Cielo e la Terra, un simbolo dell’incontro con le forze invisibili e sottili […].

Chiariti questi concetti criptici basilari di simbolismo sacro, è possibile tracciare un filo comune di facile interpretazione logica comparativa (che demandiamo alla perspicacia intuitiva del lettore):

150px-Crismon-symbol.svg



Mose



jpeg



bafometto



Ormai entrato nell’immaginario collettivo provvisto di corna, per il suo ardente anelito e sempiterno sforzo di essere considerato e adorato come un dio.

Del perché il grande monarca, profetizzato anche dal celebre occultista medievale Nostradamus, viene soprannominato da quest’ultimo con il nome di Chiren (o anche Chyren).

E forse anche il perché uno yogurt (di una nota marca) prende proprio il nome di Kyr:

kyr-gusto-della-bellezza-compatto-bianco-125-gr



Vabbè, quest’ultimo passaggio è sola una nota di spirito, destituito di alcun fondamento, ma che spero vi regali una piacevole risata.

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Altre immagini che rievocano l'archetipo della KRN:


krishna342x360

Khrisna



samurai

Samurai giapponesi




Articolo sul sito: www.katholikos.eu/index.php?option=...d=22&Itemid=146

Edited by Ròboris - 19/9/2012, 18:57
 
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Linus
view post Posted on 13/9/2012, 21:18




CITAZIONE
Biblia Sacra Vulgata
Esodo 34:29
"cumque descenderet Moses de monte Sinai tenebat duas tabulas testimonii et ignorabat quod cornuta esset facies sua ex consortio sermonis Dei"

In realtà tutto pare che sia cominciato qui, da un errore di traduzione di San Girolamo nella Vulgata.

Conosco Gianfranco, abbiamo scambiato numerose mail ed è - come lo definisco nella nota 3 di questo saggio, che segnalo a chi si interessa di simbolismo

www.cartesio-episteme.net/ep8/lista-simbolo.pdf -

"uno studioso colto, dialettico e cortese dalle cui figure – oltre la stima e la simpatia che porto alla persona – profondamente dissento".

Ho letto numerosi libri suoi che nella sua cortesia ha voluto spedirmi gratuitamente, nonostante la garbata polemica nella nota 3) e la sua lettura, precedente alla nostra conoscenza, di un mio romanzo storico nel quale "scippo" alla Massoneria" un suo supposto Gran Maestro.
Non ho avuto, per la verità, dai suoi libri, l'impressione che sia un anti-cristiano, in realtà nessun Massone (serio) dovrebbe esserlo. Elementi di cristianesimo e di ebraismo si ritrovano a iosa nel loro mondo simbolico e sincretico.



 
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Ròboris
view post Posted on 14/9/2012, 08:31




CITAZIONE (Linus @ 13/9/2012, 22:18) 
Non ho avuto, per la verità, dai suoi libri, l'impressione che sia un anti-cristiano, in realtà nessun Massone (serio) dovrebbe esserlo. Elementi di cristianesimo e di ebraismo si ritrovano a iosa nel loro mondo simbolico e sincretico.

In quest'articolo mi riferivo alla sua formazione culturale fortemente anticristiana, non al suo pensiero sulla Chiesa, che non ho avuto modo di approfondire, non avendo letto i suoi libri.

Nel video parla dell'archetipo del sacrificio di un uomo in medioriente, alla base dei miti cristici indoeuropei (Gesù, Horus, Khrisna, Odino, Dioniso, ecc.), infatti abbiamo già smontato queste congetture di paragone basate sulla menzogna in ben 3 articoli nella sezione "Tabù anticattolici".

Circa la Massoneria, che fa credere ad un osservatore esterno essere cinta di un aura di santità, ricorda, Linus, che la Chiesa ha scomunicato a più riprese la stessa, evidenziandone la completa e irreversibile incompatibilità tra Chiesa cattolica e Massoneria.

PS. Più interessante è la critica che hai accennato sulla Vulgata di San Girolamo. Sarebbe da approfondire attentamente per avere un quadro più chiaro.
 
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Linus
view post Posted on 14/9/2012, 08:57




CITAZIONE (Ròboris @ 14/9/2012, 09:31) 
Nel video parla dell'archetipo del sacrificio di un uomo in medioriente, alla base dei miti cristici indoeuropei (Gesù, Horus, Khrisna, Odino, Dioniso, ecc.), infatti abbiamo già smontato queste congetture di paragone basate sulla menzogna in ben 3 articoli nella sezione "Tabù anticattolici".
...
Circa la Massoneria, che fa credere ad un osservatore esterno essere cinta di un aura di santità, ricorda, Linus, che la Chiesa ha scomunicato a più riprese la stessa, evidenziandone la completa e irreversibile incompatibilità tra Chiesa cattolica e Massoneria.

PS. Più interessante è la critica che hai accennato sulla Vulgata di San Girolamo. Sarebbe da approfondire attentamente per avere un quadro più chiaro.

E, infatti, Ròboris, io de-storicizzo l'archetipo, considerando i miti indo-europei come allegorie tipizzate (come i Semina Verbi che qualcuno trova in Platone) di Cristo. Pochi semi, null'altro.

E, infatti, quel mio romanzo storico che citavo è incentrato sulla Bolla di Benedetto XIV e sui grandi rumori nel Regno delle Due Sicilie del 1752; esso evidenzia la "completa e irreversibile incompatibilità tra Chiesa cattolica e Massoneria". Questo, però, non vuol dire che le filosofie massoniche sul simbolo - è ciò che faccio generalmente - non vadano criticate.

 
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Ròboris
view post Posted on 14/9/2012, 15:52




CITAZIONE (Linus @ 14/9/2012, 09:57) 
E, infatti, Ròboris, io de-storicizzo l'archetipo, considerando i miti indo-europei come allegorie tipizzate (come i Semina Verbi che qualcuno trova in Platone) di Cristo. Pochi semi, null'altro.

Hai qualche contributo che hai prodotto su questi argomenti?

Sarebbe interessante approfondire questa "inversione di prospettiva", diventerebbe una buona confutazione alle argomentazioni del Carpeoro sulle fraudolenti insinuazioni di dubbia storicità di Gesù Cristo.

Magari se vuoi, potresti aiutarmi a creare un articolo ex-novo dettagliato, in cui vengono smontate tutte le scempiaggini profetite in quel video, perchè in quel contesto (fortemente anticristiano) manca di sano contraddittorio.

 
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Linus
view post Posted on 14/9/2012, 22:36




CITAZIONE (Ròboris @ 14/9/2012, 16:52) 
Hai qualche contributo che hai prodotto su questi argomenti?

Sarebbe interessante approfondire questa "inversione di prospettiva", diventerebbe una buona confutazione alle argomentazioni del Carpeoro sulle fraudolenti insinuazioni di dubbia storicità di Gesù Cristo.

Magari se vuoi, potresti aiutarmi a creare un articolo ex-novo dettagliato, in cui vengono smontate tutte le scempiaggini profetite in quel video, perchè in quel contesto (fortemente anticristiano) manca di sano contraddittorio.

No, Ròboris, non mi sono interessato dell'argomento né credo che ne valga la pena perché in quel video si è svolta una conferenza priva di senso, con il relatore che - anziché dargli il microfono in testa - si è lasciato coinvolgere nel duetto da un giovanotto che gli ha stravolto la prima parte della lezione e, probabilmente, gli ha fatto dire cose che avrebbe detto in modo differente. Mi sono meravigliato di Carpeoro, ho letto sue argomentazioni migliori, pur dissentendo ma sempre imparando qualcosa (credo che valga l'inverso, giacché lui si è interessato ai miei scritti). Nelle conferenze, però, uno che insiste dal pubblico svia parecchio.

Dunque, ragionando qui: Carpeoro non rifiuta la metafisica (lo afferma, nel video). Inoltre riferisce - contro il parere di quel giovane fanatico ignorante che nemmeno sa che pochi accademici e filologi oggi negano la storicità di Cristo - che necessariamente dietro i Vangeli c'è un archetipo. Gli archetipi, come nel pensiero socratico, si possono intendere quali “mattoni del pensiero”, oltre lo spazio e il tempo. Fossi stato in quell'incontro - dove lui discute del tempo - avrei chiesto a Carpeoro: "Ma tu, in questa assimilazione di Cristo ad altri personaggi del mito, chi anteponi storicamente, secondo la storia dell'uomo? E chi consideri come 'mattone del pensiero', tra i vari 'archetipi del sacrificio', oltre lo spazio e il tempo"?

Noi, naturalmente, abbiamo la risposta più coerente: il Logos incarnato in Cristo, l'Alfa e l'Omega. Questa, però, è una risposta che necessita della Fede, oltre la ragione.

Il problema dei massoni - tieni presente che il vocabolo è massificante e non tiene conto della varietà di specie che insistono nel genere, dallo scozzesismo cattolico e stuardista dei primordi ai deisti, dagli illuministi ai giudaico-cristiani fino agli esoterici occultisti - è il sincretismo. Essi tendono a raccogliere elementi comuni provenienti da symbolarium differenti, lo fanno per forma mentis. Noi, invece, dobbiamo tendere a cogliere le differenze: il Sacrificio di Cristo non ha niente in comune con ogni altro sacrificio di eroi e dei. Perciò, nella originalità dell'albero della Vita, possiamo definire archetipale, prima di ogni altro pensato o attuato da altri, il Sacrificio di Cristo.

Edited by Linus - 15/9/2012, 00:05
 
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Ròboris
view post Posted on 15/9/2012, 08:58




CITAZIONE (Linus @ 14/9/2012, 23:36) 
Fossi stato in quell'incontro - dove lui discute del tempo - avrei chiesto a Carpeoro: "Ma tu, in questa assimilazione di Cristo ad altri personaggi del mito, chi anteponi storicamente, secondo la storia dell'uomo? E chi consideri come 'mattone del pensiero', tra i vari 'archetipi del sacrificio', oltre lo spazio e il tempo"?

Non conosco il pensiero di Carpeoro su questo punto, ma credo che (l'hai affermato tu stesso più sotto ;) ) essendo i massoni per forma mentis dei sincretici e quindi per definizione non pridiligono alcuna verità rivelata, l'archetipo seguirebbe il cursus storico canonico. Con Gesù Cristo (destituito della sua natura divina) considerato come uno dei tanti "maestri" (o al massimo gnosticamente uno dei tanti avatara dell'Uno), che si è sacrificato per la sua comunità, ergo le scempiaggini proferite in quel video.

CITAZIONE
Noi, naturalmente, abbiamo la risposta più coerente: il Logos incarnato in Cristo, l'Alfa e l'Omega. Questa, però, è una risposta che necessita della Fede, oltre la ragione.

Hai fatto Bingo. E' tutto su questo punto che si gioca la grande questio dell'eterno conflitto Cristianesimo-Massoneria. ;)

CITAZIONE
Il problema dei massoni - tieni presente che il vocabolo è massificante e non tiene conto della varietà di specie che insistono nel genere, dallo scozzesismo cattolico e stuardista dei primordi ai deisti, dagli illuministi ai giudaico-cristiani fino agli esoterici occultisti - è il sincretismo. Essi tendono a raccogliere elementi comuni provenienti da symbolarium differenti, lo fanno per forma mentis.

Ottima osservazione.

CITAZIONE
Noi, invece, dobbiamo tendere a cogliere le differenze: il Sacrificio di Cristo non ha niente in comune con ogni altro sacrificio di eroi e dei. Perciò, nella originalità dell'albero della Vita, possiamo definire archetipale, prima di ogni altro pensato o attuato da altri, il Sacrificio di Cristo.

E' un mio personalissimo pensiero, ma l'archetipo del sacrificio di Cristo non esiste, poichè non è accomunabile ad altri "sacrifici" di eroi leggendari. Ha peculiarità talmente originali (fenomeno a se stante) e uniche, che non ritroviamo nemmeno nelle confessioni posteriori (es. Islam). Poichè:

L'archetipo dei miti è il "sacrificio" di un eroe.

Il sacrificio di Cristo è quello di una "vittima sacrificale", immolata per la comunità, un martire (Agnello di Dio, "tu che togli i peccati del mondo"), ovvero tutto quello che un eroe non deve essere.

Trovami quindi l'archetipo in questo??? (è ovviamente una domanda retorica)
 
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Linus
view post Posted on 15/9/2012, 20:46





CITAZIONE (Ròboris @ 15/9/2012, 09:58) 
E' un mio personalissimo pensiero, ma l'archetipo del sacrificio di Cristo non esiste, poichè non è accomunabile ad altri "sacrifici" di eroi leggendari. Ha peculiarità talmente originali (fenomeno a se stante) e uniche, che non ritroviamo nemmeno nelle confessioni posteriori (es. Islam). Poichè:

L'archetipo dei miti è il "sacrificio" di un eroe.

Il sacrificio di Cristo è quello di una "vittima sacrificale", immolata per la comunità, un martire (Agnello di Dio, "tu che togli i peccati del mondo"), ovvero tutto quello che un eroe non deve essere.

Trovami quindi l'archetipo in questo??? (è ovviamente una domanda retorica)

Perché, Roboris? Nel linguaggio odierno, il Servo di Dio Salvo D’Acquisto, che s’immolò per una comunità, è un eroe. Nel linguaggio classico greco, un eroe nasce da una divinità e da un essere umano, compie grandi opere, spesso si sacrifica e dopo la morte viene onorato come una divinità.
Io non ho scritto che va ritrovato un archetipo del sacrificio per Cristo: ho detto che l’archetipo [Arché=principio] del sacrificio è Cristo.

CITAZIONE
«In principio Dio fece il cielo e la terra (Gen.1,1).» Qual è il principio di tutte le cose, se non il nostro Signore e Salvatore di tutti, Gesù Cristo, il primogenito di tutta la creazione? In questo principio dunque, cioè nel suo Verbo, Dio fece il cielo e la terra, come dice anche l'Evangelista Giovanni all'inizio del suo Vangelo: «In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio. Tutte le cose furono fatte per mezzo di lui, e senza di lui nulla fu fatto (Gv 1,1).» Qui non si parla di un principio temporale, ma si dice che nel principio, cioè nel Salvatore, sono stati fatti cielo e terra e tutte le cose che sono state create. (Origene, Omelia I).

Leggiamo anche Agostino:
CITAZIONE
“In effetti quella che ora prende il nome di religione cristiana, esisteva già in antico e non fu assente neppure all'origine del genere umano, finché venne Cristo nella carne”. (Sant’Agostino, Ritrattazioni, Libro I, 13. 3).

Se quindi l’Arké è Cristo, se Cristo è presentato nell'Esodo con il serpente di bronzo innalzato, se Cristo dice: «E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me», ogni sacrificio eroico (anche solo pensato) a Cristo è modellato, magari solo come “seme del Verbo” finché Cristo non venne nella carne. Dopo, nel martirio dei Santi, vediamo direttamente quello del Verbo fatto carne.
Naturalmente ho dato una risposta retorica e la retorica - come arte del discorso che è frutto della ragione - anche si deve modellare con la Fede.
Ciao.
 
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Ròboris
view post Posted on 18/9/2012, 11:04




Si, ma quale sarebbe allora l'originalità di Gesù Cristo rispetto agli altri miti del passato? Non si coglie a prima vista la differenza di fondo e occorre giustificare il primato gesuino solo con la "fede", ergo è lecito per i massoni et similia disconoscerlo in favore di altri miti più antichi.
 
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Linus
view post Posted on 18/9/2012, 22:28




CITAZIONE (Ròboris @ 18/9/2012, 12:04) 
Si, ma quale sarebbe allora l'originalità di Gesù Cristo rispetto agli altri miti del passato? Non si coglie a prima vista la differenza di fondo e occorre giustificare il primato gesuino solo con la "fede", ergo è lecito per i massoni et similia disconoscerlo in favore di altri miti più antichi.

Non riesco a spiegarmi, Ròboris, non è facile.
Se il concetto di archetipo prescinde dal tempo e dallo spazio, quindi da fattori storici o geografici, ragionando di archetipi (anche nell'accezione di inconscio collettivo junghiano) non esiste un "mito più antico". I massoni, quindi, con questa mia argomentazione - spero che Carpeoro mi possa leggere e rispondermi via mail, come mi ha promesso qualora risolva il suo problema ADSL - non possono posporre Cristo ma devono, perlomeno, porlo sullo stesso piano. Poi, come in filologia - l'archetipo è generatore di simboli e pur occorrerebbe finalmente ragionare seriamente di una filologia del simbolo, vocabolo sul quale ho litigato con una filologa "universitaria" che sghignazzava nel leggerlo - io opto per la "lezione più difficile". La quale è Cristo, non si discute, nei tempi nei quali Bacco, Osiride & C. sono definitivamente morti per la loro semplicità. Sulla Parola ci scervelleremo, finché sarà il tempo dell'uomo.
Non è solo un problema di fede, quindi.
 
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Ròboris
view post Posted on 19/9/2012, 17:38




Si, ho capito cosa vuoi intendere, Linus.

Forse sarò limitato io nell'elaborazione del discorso, oppure mancano alla mia scarsa formazione sui simboli gli elementi basilari per l'interpretazione, ma ciò che ancora non mi è chiaro è il come fai a dimostrare che l'archetipo fuori dallo spazio e dal tempo sia proprio Gesù Cristo. Non lo possiamo dimostrare se non per "atto di Fede".

Un non credente in Gesù (sia esso un massone, uno gnostico, un ebreo, ecc.), può vederci nell'archetipo fuori dallo spazio e dal tempo ben altro di Cristo. Poichè prima dell'anno zero, di Gesù non si sapeva nemmeno la prima lettera, eccettuato il linguaggio criptico profetico dell'Antico Testamento.

Sono consapevole che dimostrarlo è difficile e abbozzare un discorso in un forum è ancora più complicato e ostico, perciò per me possiamo anche sospendere qui il dibattito.

CITAZIONE (Linus @ 18/9/2012, 23:28) 
La quale è Cristo, non si discute, nei tempi nei quali Bacco, Osiride & C. sono definitivamente morti per la loro semplicità.

Un "non credente" in Gesù, potrebbe benissimo obiettare dicendo che Gesù ha avuto più fortuna rispetto agli altri miti del passato. Credo che sia un indizio "debole".
 
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