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La parabola delle vergini stolte secondo Kiko

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Linus
view post Posted on 22/1/2014, 22:28 by: Linus




Dal direttorio catechetico neocatecumenale (appunti presi dai nastri degli Shemà fatti da Kiko e Carmen ad alcune comunità di Roma e Madrid nel 1974. Cfr. Orientamenti alle equipes di catechisti per lo SHEMA, pag, 9, www.internetica.it/neocatecumenali/Shema.pdf ):

"Bene. In questa convivenza noi siamo gli amici dello sposo. Perché, aspettando, aspettando, aspettando vi siete tutti addormentati...
...Tarda tanto il secondo scrutinio che siete caduti nella routine delle celebrazioni, ecc. Ora veniamo per dirvi di svegliarvi perché viene lo sposo... in questa convivenza c'e gente che ascoltando la Parola che proclameremo quella dell'amico dello sposo che dice 'ravvivate la vostra fiamma, accendete le torce che viene lo sposo!' si risveglierà e accenderà le torce...
E ci saranno qui fratelli nei quali non si accenderà nulla. Sono arrivati qui morti...

...Succede che viene lo sposo quando meno te lo aspetti viene il secondo scrutinio e sai dove sei? Te lo voglio dire: capita che hai una cognata malata e sei dovuto andare a trovarla. Si fecero i secondi scrutini e si chiuse la porta. Ed è già un mese che non vieni in comunità. Da tempo le cose non andavano bene. Si chiuse la porta, i più entrarono e la loro vita cambiò realmente, riempiendosi di allegria e tu ti trovi nei guai, come tanta gente
".

Dunque, questo è il giudizio finale secondo Kiko Arguello: per entrare nel Regno non occorre accogliere gli affamati, gli assetati, gli stranieri, i nudi, i malati ed i prigionieri (Mt 25,35-36). La vergine stolta è chi va a visitare l'ammalata. L'olio si prende nello scrutinio del Cammino. E, ad assentarsi per un mese dalla comunità ci si inguaia.
 
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