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Santa Brigida di Svezia

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Ester80
view post Posted on 23/7/2012, 14:25




23 LUGLIO

SANTA BRIGIDA DI SVEZIA


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Dal Martirologio Romano: Santa Brigida, religiosa, che, data in nozze al legislatore Ulfo in Svezia, educò nella pietà cristiana i suoi otto figli, esortando lo stesso coniuge con la parola e con l’esempio a una profonda vita di fede. Alla morte del marito, compì numerosi pellegrinaggi ai luoghi santi e, dopo aver lasciato degli scritti sul rinnovamento mistico della Chiesa dal capo fino alle sue membra e aver fondato l’Ordine del Santissimo Salvatore, a Roma passò al cielo.
Patrona: di Svezia, e d’Europa per volere di Giovanni Paolo II il 1° ottobre 1999.
Attributi tipici: penna e libro, che ricordano le annotazioni delle preghiere e delle visioni ricevute; la Croce, perché molte delle sue visioni e meditazioni riguardano la Passione del Signore; gli abiti da pellegrina, perché Santa Brigida viaggiò molto, soprattutto in Italia, e si recò in pellegrinaggio in Terra Santa.
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Storia (dall’Udienza Generale del Santo Padre Benedetto XVI, 27/10/2010 – www.vatican.va)

Cari fratelli e sorelle,
nella fervida vigilia del Grande Giubileo dell’Anno Duemila, il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II proclamò santa Brigida di Svezia compatrona di tutta l’Europa. Questa mattina vorrei presentarne la figura, il messaggio, e le ragioni per cui questa santa donna ha molto da insegnare – ancor oggi – alla Chiesa e al mondo.

Conosciamo bene gli avvenimenti della vita di santa Brigida, perché i suoi padri spirituali ne redassero la biografia per promuoverne il processo di canonizzazione subito dopo la morte, avvenuta nel 1373. Brigida era nata settant’anni prima, nel 1303, a Finster, in Svezia, una nazione del Nord-Europa che da tre secoli aveva accolto la fede cristiana con il medesimo entusiasmo con cui la Santa l’aveva ricevuta dai suoi genitori, persone molto pie, appartenenti a nobili famiglie vicine alla Casa regnante.
Possiamo distinguere due periodi nella vita di questa Santa.
Il primo è caratterizzato dalla sua condizione di donna felicemente sposata. Il marito si chiamava Ulf ed era governatore di un importante distretto del regno di Svezia. Il matrimonio durò ventott’anni, fino alla morte di Ulf. Nacquero otto figli, di cui la secondogenita, Karin (Caterina), è venerata come santa. Ciò è un segno eloquente dell’impegno educativo di Brigida nei confronti dei propri figli. Del resto, la sua saggezza pedagogica fu apprezzata a tal punto che il re di Svezia, Magnus, la chiamò a corte per un certo periodo, con lo scopo di introdurre la sua giovane sposa, Bianca di Namur, nella cultura svedese.

Brigida, spiritualmente guidata da un dotto religioso che la iniziò allo studio delle Scritture, esercitò un influsso molto positivo sulla propria famiglia che, grazie alla sua presenza, divenne una vera “chiesa domestica”. Insieme con il marito, adottò la Regola dei Terziari francescani. Praticava con generosità opere di carità verso gli indigenti; fondò anche un ospedale. Accanto alla sua sposa, Ulf imparò a migliorare il suo carattere e a progredire nella vita cristiana. Al ritorno da un lungo pellegrinaggio a Santiago di Compostela, effettuato nel 1341 insieme ad altri membri della famiglia, gli sposi maturarono il progetto di vivere in continenza; ma poco tempo dopo, nella pace di un monastero in cui si era ritirato, Ulf concluse la sua vita terrena.

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Questo primo periodo della vita di Brigida ci aiuta ad apprezzare quella che oggi potremmo definire un’autentica “spiritualità coniugale”: insieme, gli sposi cristiani possono percorrere un cammino di santità, sostenuti dalla grazia del Sacramento del Matrimonio. Non poche volte, proprio come è avvenuto nella vita di santa Brigida e di Ulf, è la donna che con la sua sensibilità religiosa, con la delicatezza e la dolcezza riesce a far percorrere al marito un cammino di fede. Penso con riconoscenza a tante donne che, giorno dopo giorno, ancor oggi illuminano le proprie famiglie con la loro testimonianza di vita cristiana. Possa lo Spirito del Signore suscitare anche oggi la santità degli sposi cristiani, per mostrare al mondo la bellezza del matrimonio vissuto secondo i valori del Vangelo: l’amore, la tenerezza, l’aiuto reciproco, la fecondità nella generazione e nell’educazione dei figli, l’apertura e la solidarietà verso il mondo, la partecipazione alla vita della Chiesa.
Quando Brigida rimase vedova, iniziò il secondo periodo della sua vita. Rinunciò ad altre nozze per approfondire l’unione con il Signore attraverso la preghiera, la penitenza e le opere di carità. Anche le vedove cristiane, dunque, possono trovare in questa Santa un modello da seguire. In effetti, Brigida, alla morte del marito, dopo aver distribuito i propri beni ai poveri, pur senza mai accedere alla consacrazione religiosa, si stabilì presso il monastero cistercense di Alvastra. Qui ebbero inizio le rivelazioni divine, che l’accompagnarono per tutto il resto della sua vita. Esse furono dettate da Brigida ai suoi segretari-confessori, che le tradussero dallo svedese in latino e le raccolsero in un’edizione di otto libri, intitolati Revelationes (Rivelazioni). A questi libri si aggiunge un supplemento, che ha per titolo appunto Revelationes extravagantes (Rivelazioni supplementari).

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Le Rivelazioni di santa Brigida presentano un contenuto e uno stile molto vari. A volte la rivelazione si presenta sotto forma di dialoghi fra le Persone divine, la Vergine, i santi e anche i demoni; dialoghi nei quali anche Brigida interviene. Altre volte, invece, si tratta del racconto di una visione particolare; e in altre ancora viene narrato ciò che la Vergine Maria le rivela circa la vita e i misteri del Figlio. Il valore delle Rivelazioni di santa Brigida, talvolta oggetto di qualche dubbio, venne precisato dal Venerabile Giovanni Paolo II nella Lettera Spes Aedificandi: “Riconoscendo la santità di Brigida la Chiesa, pur senza pronunciarsi sulle singole rivelazioni, ha accolto l'autenticità complessiva della sua esperienza interiore” (n. 5).
Di fatto, leggendo queste Rivelazioni siamo interpellati su molti temi importanti. Ad esempio, ritorna frequentemente la descrizione, con dettagli assai realistici, della Passione di Cristo, verso la quale Brigida ebbe sempre una devozione privilegiata, contemplando in essa l’amore infinito di Dio per gli uomini. Sulla bocca del Signore che le parla, ella pone con audacia queste commoventi parole: “O miei amici, Io amo così teneramente le mie pecore che, se fosse possibile, vorrei morire tante altre volte, per ciascuna di esse, di quella stessa morte che ho sofferto per la redenzione di tutte” (Revelationes, Libro I, c. 59). Anche la dolorosa maternità di Maria, che la rese Mediatrice e Madre di misericordia, è un argomento che ricorre spesso nelle Rivelazioni.
Ricevendo questi carismi, Brigida era consapevole di essere destinataria di un dono di grande predilezione da parte del Signore: “Figlia mia – leggiamo nel primo libro delle Rivelazioni –, Io ho scelto te per me, amami con tutto il tuo cuore ... più di tutto ciò che esiste al mondo” (c. 1). Del resto, Brigida sapeva bene, e ne era fermamente convinta, che ogni carisma è destinato ad edificare la Chiesa. Proprio per questo motivo, non poche delle sue rivelazioni erano rivolte, in forma di ammonimenti anche severi, ai credenti del suo tempo, comprese le Autorità religiose e politiche, perché vivessero coerentemente la loro vita cristiana; ma faceva questo sempre con un atteggiamento di rispetto e di fedeltà piena al Magistero della Chiesa, in particolare al Successore dell’Apostolo Pietro.

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Nel 1349 Brigida lasciò per sempre la Svezia e si recò in pellegrinaggio a Roma. Non solo intendeva prendere parte al Giubileo del 1350, ma desiderava anche ottenere dal Papa l’approvazione della Regola di un Ordine religioso che intendeva fondare, intitolato al Santo Salvatore, e composto da monaci e monache sotto l’autorità dell’abbadessa. Questo è un elemento che non deve stupirci: nel Medioevo esistevano fondazioni monastiche con un ramo maschile e un ramo femminile, ma con la pratica della stessa regola monastica, che prevedeva la direzione dell’Abbadessa. Di fatto, nella grande tradizione cristiana, alla donna è riconosciuta una dignità propria, e – sempre sull’esempio di Maria, Regina degli Apostoli – un proprio posto nella Chiesa, che, senza coincidere con il sacerdozio ordinato, è altrettanto importante per la crescita spirituale della Comunità. Inoltre, la collaborazione di consacrati e consacrate, sempre nel rispetto della loro specifica vocazione, riveste una grande importanza nel mondo d’oggi.
A Roma, in compagnia della figlia Karin, Brigida si dedicò a una vita di intenso apostolato e di orazione. E da Roma si mosse in pellegrinaggio in vari santuari italiani, in particolare ad Assisi, patria di san Francesco, verso il quale Brigida nutrì sempre grande devozione. Finalmente, nel 1371, coronò il suo più grande desiderio: il viaggio in Terra Santa, dove si recò in compagnia dei suoi figli spirituali, un gruppo che Brigida chiamava “gli amici di Dio”.

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Durante quegli anni, i Pontefici si trovavano ad Avignone, lontano da Roma: Brigida si rivolse accoratamente a loro, affinché facessero ritorno alla sede di Pietro, nella Città Eterna.
Morì nel 1373, prima che il Papa Gregorio XI tornasse definitivamente a Roma. Fu sepolta provvisoriamente nella chiesa romana di San Lorenzo in Panisperna, ma nel 1374 i suoi figli Birger e Karin la riportarono in patria, nel monastero di Vadstena, sede dell’Ordine religioso fondato da santa Brigida, che conobbe subito una notevole espansione. Nel 1391 il Papa Bonifacio IX la canonizzò solennemente.
La santità di Brigida, caratterizzata dalla molteplicità dei doni e delle esperienze che ho voluto ricordare in questo breve profilo biografico-spirituale, la rende una figura eminente nella storia dell’Europa. Proveniente dalla Scandinavia, santa Brigida testimonia come il cristianesimo abbia profondamente permeato la vita di tutti i popoli di questo Continente. Dichiarandola compatrona d’Europa, il Papa Giovanni Paolo II ha auspicato che santa Brigida – vissuta nel XIV secolo, quando la cristianità occidentale non era ancora ferita dalla divisione – possa intercedere efficacemente presso Dio, per ottenere la grazia tanto attesa della piena unità di tutti i cristiani. Per questa medesima intenzione, che ci sta tanto a cuore, e perché l’Europa sappia sempre alimentarsi dalle proprie radici cristiane, vogliamo pregare, cari fratelli e sorelle, invocando la potente intercessione di santa Brigida di Svezia, fedele discepola di Dio e compatrona d’Europa. Grazie per l’attenzione.

PREGHIERE A SANTA BRIGIDA
Da: www.brigidine.org
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Con cuori confidenti a te ci rivolgiamo, Beata Brigida,
per domandare in questi tempi di oscurità
e di miscredenza la tua intercessione in favore
di quelli che sono separati dalla Chiesa di Gesù Cristo.
Per la chiara cognizione che tu avesti dei
crudeli patimenti del nostro Crocifisso Salvatore,
prezzo della nostra redenzione, ti supplichiamo di ottenere
la grazia della fede a coloro che sono fuori dell'unico ovile,
cosi che le disperse pecorelle possano ritornare all'unico
vero Pastore. Per Cristo nostro Signore.
Amen.

S. Brigida, intrepida nel servizio di Dio, prega per noi.
S. Brigida, paziente nelle sofferenze e nelle umiliazioni, prega per noi.
S. Brigida, mirabile nell'amore verso Gesù e Maria, prega per noi.

Pater, Ave, Gloria.

PREGHIERA A SANTA BRIGIDA DI SVEZIA
DELLE MAMME CRISTIANE

O Gloriosa Santa, che nella vostra fanciullezza
fosti accolta ed educata dai genitori
come dono e sorriso di Dio nella famiglia
aiutateci ad accogliere serenamente la vita
con la quale il Signore allieta la nostra famiglia.
Giovane Santa Brigida, che nella prima giovinezza
coltivaste la Parola del Signore
con la lettura e l'ascolto fedele
concedeteci di poter diventare per i nostri figli
i primi Maestri e Testimoni della Parola.
Casta Santa Brigida, che andaste incontro al matrimonio
con la purezza e il dono del corpo
aiutate i nostri giovani ad apprezzare
il dono del sacramento nuziale
come luogo di grazia e di pacificazione.
Santa Brigida, Madre feconda di otto figli
voi che accettaste il dono della maternità
confortate il nostro corpo nella sofferenza,
perché diventi segno di grazia e risurrezione
quando il Signore lo chiama a generare la vita.
Santa Brigida, esempio di fermezza cristiana,
fateci imitatrici delle vostre virtù cristiane
nella educazione dei nostri figli
e aiutate a donare loro la tenerezza umana
e il respiro del Signore.
Santa Brigida, che avete conosciuto
i fasti della corte reale e i richiami del mondo
dai quali vi ritiraste per attendere alla preghiera
guidateci ad una vita sobria ed essenziale
premurosa di aprirsi al santo Volto di Dio.
Dolcissima Santa Brigida,
che avete conosciuto la solitudine della vedovanza
continuando a vegliare sui vostri cari figli,
sosteneteci nelle prove dolorose,
quando la tristezza e la paura ci rendono più fragili.
Fedele Santa Brigida, che umile pellegrina
percorreste i sentieri dell'Europa lacerata dalle guerre,
seminando la pace e la riconciliazione dei cuori
aiutate anche noi a leggere oggi
i segni della speranza e il grido di dolore.
Amatissima Santa della Madre Chiesa
per la cui unità e pacificazione
offriste la vita il tempo e l'umiltà del silenzio
aiutateci a coltivare sincero amore per i sacerdoti
anche quando sono immersi nelle loro miserie.
Tenerissima Santa Brigida,
che desideraste ardentemente andare, pellegrina,
nella Terra di Gesù,
accompagnate i nostri stanchi passi
verso le case dei poveri e le strade degli ultimi.
Mistica donna, Santa Brigida di Svezia,
che con la professione dei voti religiosi
contraeste le "nuove nozze" con il Divino Sposo,
conservateci nella fedeltà matrimoniale
segno di speranza e risurrezione per molti.
Santa Brigida di Svezia,
voi che, morente, riceveste l'ultima visita
del Divino Sposo, venuto per incoronarvi,
intercedete per noi il dono altissimo
di una santa morte tra le braccia di chi amiamo.
Amorosa Madre, Santa Brigida di Svezia,
le vostre spoglie, raccolte dalla pietà
della vostra santa figlia Caterina,
furono portate da Roma alla nativa Svezia:
concedete che i nostri figli veglino il nostro riposo.
Estatica veggente, Santa Brigida di Svezia,
che il dono delle "Rivelazioni"
poteste entrare nell'intimità del Mistero di Dio,
non dimenticate di accendere qualche lampada
che ci orienti nei sentieri tenebrosi.
Infine, Gloriosa Santa Brigida,
dono di vita, casta fanciulla, vivace giovane,
sposa fedele e madre feconda
vedova forte, pellegrina di speranza,
estatica veggente, Sposa di Cristo

PREGATE PER NOI

P. Cristoforo M. Bove, OFM Conv.


PREGHIERE DI SANTA BRIGIDA
Le Quindici Orazioni da recitarsi per un anno



Mio amatissimo fratello, io ero immersa nelle più grandi amarezze della vita, il dolore, la malattia, la povertà, l'abbandono mi affliggevano. Con amore ogni sera ho letto queste orazioni e la mia vita si è miracolosamente trasformata e il Signore fedele alle sue promesse mi ha colmata di gioia, di benessere, di ricchezza, di consolazioni. Quello che Gesù ha fatto per me miserabile peccatrice, lo farà anche per te, mio amato fratello.

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Sono gli scritti più conosciuti di S.Brigida. Queste "orazioni" sono state praticate da una serie sterminata di generazioni di cristiani in tutti questi secoli che ci separano dalla sua vita terrena, e ancora adesso sono tra le preghiere più diffuse. Certamente un forte stimolo a praticarle è costituito dalle numerose "promesse", legate a queste preghiere, che S.Brigida dice di aver conosciuto da Gesù stesso, e la cosa non deve stupire. Lo stesso Vangelo ci mostra come molti andavano da Gesù per chiedere guarigioni fisiche. Il Signore comprende le nostre necessità e la nostra pochezza, ma ha operato (e opera) mediante "segni" anche fisici, talora spettacolari come la resurrezione dell'unico figlio della vedova di Naim, per servirsene come "mezzo pedagogico" utile ad illuminare e sanare in profondità le nostre anime.
La meta cui porta la recita delle Orazioni che S. Brigida afferma di aver avuto da Gesù stesso è la contemplazione, la partecipazione della sua dolorosa passione, premessa della sua Resurrezione. È dunque la fede che è al centro, quella della persona di nostro Signore Gesù Cristo, che quella passione ha accettato liberamente, nonostante l’agonia del Getsemani, per ottenerci la salvezza, in un amore preveniente e gratuito.
Tra le promesse c’è quella di conoscere “in anticipo” la data della propria morte corporale. Questo spaventa alcuni mentre conforta i più. Quel che Gesù vuole ottenerci è la tensione verso i “novissimi”, ovvero verso le ultime realtà. I “novissimi” hanno fatto sempre parte della dottrina della Chiesa. Questa conoscenza è una grazia speciale che si può anche sperimentare come “presentimento” salutare. Anche qui è chiara l’eco del Vangelo, quando Gesù ci avverte di “essere sempre pronti”: «Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora» (Matteo 25, 13).
Ma come mostra la vita dei Santi, e anche di tanti santi “anonimi”, che sono poi la maggioranza, chi vive la preghiera e si nutre dell’Eucaristia non ha mai paura della morte corporale, perché sa che il Signore è Amore e Misericordia, e ci attende nel nostro ultimo giorno, che poi è quello della nostra vera “pasqua”, della nostra “nascita al Cielo”. È il motivo per cui la Chiesa festeggia i Santi non nell’anniversario della loro nascita in terra, ma del loro dies natalis, ovvero della loro nascita al Cielo!
Alcuni, è vero, non "rispondono" come Gesù vorrebbe. Il Vangelo, per esempio, ci parla dei dieci lebbrosi da lui guariti, e di come solo uno si sia sentito poi in dovere di ringraziarlo e conseguentemente di sforzarsi di guarire quelle che sono le malattie più gravi, ovvero quelle dell'anima. "Dove sono gli altri nove?", si chiede sconsolato Gesù... Evidentemente il Vangelo lascia intendere che, una volta guariti, questi altri hanno presto ripreso la vita di prima, tutta presa dalle "preoccupazioni di quaggiù" e da tante "idolatrie" terrene...
Ma tornando alle "Orazioni", tantissimi cristiani, nei secoli passati ma anche ai nostri tempi, hanno sperimentato e sperimentano come queste preghiere si mutano gradualmente in vera "contemplazione" del mistero della Passione Redentrice di Gesù, Passione oltretutto da lui liberamente accettata e proprio perché ci ama e ci vuole salvi e "realizzati" nel senso più vero di questo termine.

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Non volendo quindi porre l'accento solo sulle promesse di Gesù che cita Santa Brigida, riteniamo sia utile cominciare a pregare ed a contemplare i dolori di Cristo non solo per ottenere "grazie" e benefici in cambio... La vera prima grazia che dovremmo chiedere con tutta la nostra anima è la conversione del nostro cuore, la capacità di amare Dio al di sopra di ogni cosa non solo con le parole, ma con la nostra vita...
Quanti si professano cattolici solo per "abitudine", ma alla prima sofferenza pensano che Dio sia ingiusto, dimenticando che proprio Suo Figlio ha sofferto in modo terribile a causa dei nostri peccati e continua a soffrire anche oggi per tanti che, nonostante il suo sacrificio, lo rifiutano? Gesù, avendo due nature, quella umana e quella divina, in un'unica persona, quanto soffrì a causa nostra condivise la nostra esperienza del dolore. In quanto vero uomo non risparmiò una goccia di sangue, nè si tirò indietro in alcun modo, rifiutando addirittura il vino con il fiele per evitare di "stordirsi", di risparmiarsi anche un minimo di dolore...
Le "Orazioni" ci producono un autentico "esame di coscienza": come noi, che ci professiamo cristiani, rispondiamo a tanto amore? Non è forse vero che addirittura "evitiamo" di ricordare quanto Gesù ha sofferto a causa nostra, mentre senza mai sollevare lo sguardo ci ingolfiamo nelle nostre "impegnatissime" giornate, in una "corsa contro il tempo" che ci induce a mettere in secondo piano quelli che dovrebbero rappresentare i nodi fondamentali della nostra esistenza...
Tramite la meditazione e la contemplazione delle sofferenze di nostro Signore, così ben "trascritte" da Santa Brigida, abbiamo la provvidenziale opportunità di avvicinarci maggiormente a Dio, tenendo presente che, anche quando siamo nella tribolazione, nessuno di noi è senza colpa dinanzi a Lui, ed Egli non ha risparmiato di offrirci il suo unico Figlio, nonostante sapesse che lo avremmo oltraggiato e crocifisso...
Teniamo presente tutto questo quando preghiamo. Non ci "fossilizziamo" solo nelle richieste da fare a Dio, teniamo invece ben presente la Sacra Scrittura quando afferma: "Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti" (Filippesi 4, 6). E ancora, in merito alla bontà e misericordia del Padre Celeste: "Se voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!" (Matteo 7, 11).
Considerazioni tratte da: www.gesunuovo.it

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Grandi e meravigliose promesse Gesù applicò alla recita delle Orazioni:

1. Libererò 15 anime della sua stirpe dal Purgatorio.
2. 15 giusti della stessa stirpe saranno confermati e conservati in grazia.
3. 15 peccatori della stessa stirpe saranno convertiti.
4. La persona che le dirà avrà il primo grado di perfezione.
5. Quindici giorni prima di morire, le darò il mio prezioso Corpo di modo che sarà liberata dalla fame eterna, e le darò il mio
prezioso Sangue a bere perché non abbia sete eternamente.
6. 15 giorni prima di morire avrà una contrizione amara di tutti i suoi peccati e una perfetta conoscenza di essi.
7. Metterò il segno della mia Croce vittoriosa davanti a lei per soccorrerla e difenderla contro gli attacchi dei suoi nemici.
8. Prima di morire io verrò con la mia amatissima e cara Madre.
9. Riceverò benignamente la sua anima e la condurrò alla gioie eterne.
10. Conducendola fino là, io le darò un singolare tratto: bere dalla fonte della mia Deità, quello che non farò a quelli che non
avranno recitato queste Orazioni.
11. Occorre sapere che chiunque avesse vissuto per 30 anni in peccato mortale e dirà devotamente o si sarebbe
proposto di dire queste Orazioni, il Signore gli perdonerà tutti i suoi peccati.
12. Lo difenderà dalle tentazioni.
13. Gli conserverà i suoi cinque sensi.
14. Lo preserverà dalla morte improvvisa.
15. Salverà la sua anima dalle pene eterne.
16. Otterrà tutto quello che domanderà a Dio e alla Santa Vergine Maria.
17. Se avesse vissuto sempre secondo la sua volontà e avesse dovuto morire domani, la sua vita si prolungherà.
18. Tutte le volte che reciterà queste Orazioni otterrà 100 giorni di indulgenza.
19. Sarà sicuro di essere aggiunto al coro degli Angeli.
20. Chi le insegnerà ad un altro, la sua gioia ed il suo merito non finiranno,ma saranno stabili e dureranno eternamente.
21. Dove sono e saranno dette queste Orazioni, Dio è presente con la sua grazia.

Io posso testimoniare che le Orazioni, approvate dalla Santa Chiesa, mantengono le promesse fatte da Gesù a Santa Brigida.

Sapete, qualche tempo fa non me la son passata proprio bene e son stata in pericolo di vita. Quando pensai che tutto stava finendo, mi ricordai delle promesse di Gesù legate alle Orazioni, in modo particolare la salvezza dalla morte improvvisa, il prolungamento della vita, l'integra confessione, la visita di Gesù prima della morte. Mi ci aggrappai pensando che non poteva finire tutto in barba alle promesse di Gesù! E così "resuscitai" in modo quasi letterale, ed eccomi qui, a divulgare la devozione a Santa Brigida e la Parola di Gesù a lei affidata. Con questo non voglio assolutamente affermare che le Orazioni siano una sorta di talismano contro ogni cosa, anzi sottolineo che affidarsi ad esse in modo scaramantico è ingiurioso e sacrilego; ma se siete devoti alla Passione di Gesù, meditateLa con Santa Brigida e affidatevi a lei, ché interceda per i vostri desideri.

Santa Brigida non lascia mai soli! Quando reciterete queste Orazioni sarete pervasi da grande pace, e saprete in cuor vostro che le vostre preghiere saranno accolte da Gesù. Più le Orazioni si diranno a mente sgombra, immergendosi nella meditazione, più vi accorgerete che esse fermano letteralmente il tempo (l'ho notato ed è un'esperienza diretta), segno della predilezione che Gesù ha per chi medita la Sua Passione. Così come confidò a Santa Faustina ed altre mistiche, Gesù è dispiaciuto del disinteresse per la Sua Passione, e si compiace invece quando le anime Gli fanno compagnia ricordando la Sua Passione redentrice. Troppe volte pensiamo che la Croce sia scomoda e la rigettiamo, pensando sempre alla Resurrezione e alla gioia per essa; ma dobbiamo imparare a capire che senza la Croce non c'è Resurrezione e senza morte non c'è vita. Allora troviamo il coraggio di andare controcorrente e meditiamo la Passione di Gesù insieme a Santa Brigida (e Santa Faustina, poiché ad esempio la Novena alla Divina Misericordia ripercorre varie tappe dal Getsemani al Calvario).

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Per leggere e pregare sia le Quindici Orazioni da recitarsi per un anno, sia le Sette Orazioni da recitarsi per dodici anni: www.piccolifiglidellaluce.it/santabrigida.htm.
Per leggere e pregare la Corona Brigidina: www.brigidine.org/default.aspx?idl=43.

Edited by Ester80 - 26/7/2012, 18:46
 
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