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San Gaetano, Il Santo della Provvidenza

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Ester80
view post Posted on 4/8/2012, 17:29




7 AGOSTO
SAN GAETANO DI THIENE



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STORIA DEL SANTO
Molto conosciuto nel Sud Italia, San Gaetano è il Patrono della Provvidenza e protettore dei poveri, almeno così è comunemente invocato. Era di nobile famiglia e fin da giovane ebbe la vocazione sacerdotale. A Roma prese ad assistere gli ammalati dell’ospedale di San Giacomo, si iscrisse all’Oratorio del Divino Amore, associazione che si riprometteva di riformare la Chiesa partendo dalla base, il tutto alternandolo con il lavoro in Curia; anche in queste attività conobbe altre personalità, che avevano lo stesso ideale riformista.
Nel settembre 1516 a 36 anni, accettò di essere ordinato sacerdote, ma solo a Natale di quell’anno, volle celebrare la prima Messa nella Basilica di S. Maria Maggiore. In una lettera scritta a suor Laura Mignani a cui era legato da filiale devozione, Gaetano confidò che durante la celebrazione della Messa, gli apparve la Madonna che gli depose tra le braccia il Bambino Gesù; per questo egli è raffigurato nell’arte e nelle immagini devozionali con Gesù Bambino tra le braccia.
Fu il fondatore dei Chierici detti Teatini dall'antico nome di Thiene, cioè Teate. I fratelli dovevano vivere in povertà, senza neanche cercare l'elemosina, ma vivere di ciò che la Provvidenza mandava loro, secondo la Parola del Vangelo: Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta(Mt 6,33).
Nel 1533 per volere del papa Clemente VII, si trasferì insieme al suo collaboratore il beato Giovanni Marinoni, nel Vicereame di Napoli, stabilendosi prima all’Ospedale degli Incurabili, fondato in quel tempo dalla nobile spagnola Maria Lorenza Longo, insieme ad un convento di suore di clausura, dette ‘le Trentatrè’, istituzioni ancora oggi felicemente funzionanti; e poi nella Basilica di S. Paolo Maggiore posta nel cuore del centro storico di Napoli, nella città greco-romana.
La sua attività multiforme si esplicherà a Napoli fino alla morte; fondò ospizi per anziani, potenziò l’Ospedale degli Incurabili, fondò i Monti di Pietà, da cui nel 1539 sorse il Banco di Napoli, il più grande Istituto bancario del Mezzogiorno; suscitò nel popolo la frequenza assidua dei sacramenti, stette loro vicino durante le carestie e le ricorrenti epidemie come il colera, che flagellarono la città in quel periodo, peraltro agitata da sanguinosi tumulti.
Molto curò la Passione di Gesù, cui era devoto, e diffuse la devozione del Natale attraverso la catechesi popolare del Presepe.
L’opera che più l’aveva assillato nella sua vita, era senza dubbio la riforma della Chiesa, al contrario del contemporaneo Martin Lutero, operò la sua riforma dal basso verso l’alto, formando il clero e dedicandosi all’apostolato fra i poveri, i diseredati e gli ammalati, specie se abbandonati.
A quanti gli facevano notare che i napoletani non potevano essere così generosi negli aiuti, come i ricchi veneziani, rispondeva: “E sia, ma il Dio di Venezia è anche il Dio di Napoli”.

Preghiera a San Gaetano



San Gaetano da Thiene è la testimonianza di quanto la Chiesa nei secoli, attraverso i suoi figli, sia stata sempre all’avanguardia e con molto anticipo sul potere laico, nel realizzare, inventare e gestire opere di assistenza in tutte le sue forme per il popolo, specie dove c’è sofferenza. Ecco così i Monti di Pietà per giusti prestiti ed elargizioni, l’istituzione degli ospedali, orfanotrofi, ospizi, lebbrosari, ecc. a cui ieri come oggi i governanti più avveduti e non ostili, hanno dato il loro consenso o il prosieguo, anche se a distanza a volte di molto tempo.

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Il Santo Voi siete della Provvidenza, così comunemente acclamato, e ben a ragione, se in vita vostra avete voluto offrire singolarissimo esempio di assoluto abbandono alla stessa Divina Provvidenza e voleste questo spirito trasfuso ne' vostri figli riuniti a glorificare il comune Padre Celeste che l'esca fornisce in tempo opportuno. Quanto mai mi colpisce tanto esempio di confidenza nella bontà del Signore! Arrossisco in verità della diffidenza mia, delle mie trepidazioni, dei miei timori, con che feci ingiuria talvolta al Divin Creatore e Provvidissimo Conservatore; imploratemene quindi Voi stesso, o Gaetano glorioso, il perdono ed impetratemi il favore di non essere giammai sollecito del dimane, come insegna anche a me il vostro Divin Maestro, e la grazia di adorare in umile silenzio le tracce delle superne Provvidenze, sebbene al corto mio vedere siano inconcepibili.

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Iconografia: Matteo Rosselli (1578-1650), I santi Gaetano di Thiene, Andrea Avellino, Francesco d'Assisi adoranti la Trinità, la Madonna, San Giovanni Battista e San Michele Arcangelo, Firenze, Chiesa Teatina (dei SS. Michele e Gaetano).
 
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