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Maria Ausiliatrice, Preghiamo Maria Aiuto dei Cristiani e Madre della Chiesa

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Ester80
view post Posted on 20/5/2013, 11:27




Maria_Ausiliatrice


Maria Ausilio dei Cristiani



Storia

“Auxilium Christianorum”; ‘Aiuto dei Cristiani’, è il bel titolo che è stato dato alla Vergine Maria in ogni tempo e così viene invocata anche nelle litanie a Lei dedicate dette anche Lauretane perché recitate inizialmente a Loreto.
Sulle virtù, la vita, la predestinazione, la maternità, la mediazione, l’intercessione, la verginità, l’immacolato concepimento, i dolori sofferti, l’assunzione di Maria, sono stati scritti migliaia di volumi, tenuti vari Concili, proclamati dogmi di fede, al punto che è sorta un’autentica scienza teologica: la Mariologia.
E sempre è stata ribadita la presenza mediatrice e soccorritrice della Madonna per chi la invoca, a lei fummo affidati come figli da Gesù sulla Croce e a noi umanità è stata indicata come madre, nella persona di Giovanni apostolo, anch’egli ai piedi della Croce.
Ma la grande occasione dell’utilizzo ufficiale del titolo “Auxilium Christianorum” si ebbe con l’invocazione del grande papa mariano e domenicano san Pio V (1566-1572), che le affidò le armate ed i destini dell’Occidente e della Cristianità, minacciati da secoli dai turchi arrivati fino a Vienna, e che nella grande battaglia navale di Lepanto (1571) affrontarono e vinsero la flotta musulmana.
Il papa istituì per questa gloriosa e definitiva vittoria, la festa del S. Rosario, ma la riconoscente invocazione alla celeste Protettrice come “Auxilium Christianorum”, non sembra doversi attribuire direttamente al papa, come venne poi detto, ma ai reduci vittoriosi che ritornando dalla battaglia, passarono per Loreto a ringraziare la Madonna; lo stendardo della flotta invece, fu inviato nella chiesa dedicata a Maria a Gaeta dove è ancora conservato.
Il grido di gioia del popolo cristiano si perpetuò in questa invocazione; il Senato veneziano fece scrivere sotto il grande quadro commemorativo della battaglia di Lepanto, nel Palazzo Ducale: “Né potenza, né armi, né condottieri ci hanno condotto alla vittoria, ma Maria del Rosario” e così a fianco agli antichi titoli di ‘Consolatrix afflictorum’ (Consolatrice degli afflitti) e ‘Refugium peccatorum’ (Rifugio dei peccatori), si aggiunse per il popolo e per la Chiesa ‘Auxilium Christianorum (Aiuto dei cristiani).
Il culto pur continuando nei secoli successivi, ebbe degli alti e bassi, finché nell’Ottocento due grandi figure della santità cattolica, per strade diverse, ravvivarono la devozione per la Madonna del Rosario con il beato Bartolo Longo a Pompei e per la Madonna Ausiliatrice con s. Giovanni Bosco a Torino.
Il grande educatore ed innovatore torinese, pose la sua opera di sacerdote e fondatore sin dall’inizio, sotto la protezione e l’aiuto di Maria Ausiliatrice, a cui si rivolgeva per ogni necessità, specie quando le cose andavano per le lunghe e s’ingarbugliavano; a Lei diceva: "E allora incominciamo a fare qualcosa?". S. Giovanni Bosco, nato il 16 agosto 1815 presso Castelnuovo d’Asti e ordinato sacerdote nel 1841, fu il più grande devoto e propagatore del culto a Maria Ausiliatrice, la cui festa era stata istituita sotto questo titolo e posta al 24 maggio, qualche decennio prima, dal papa Pio VII il 24 maggio 1815, in ringraziamento a Maria per la sua liberazione dalla ormai quinquennale prigionia napoleonica.
Il grande sacerdote, apostolo della gioventù, fece erigere in soli tre anni nel 1868, la basilica di Maria Ausiliatrice nella cittadella salesiana di Valdocco - Torino; sotto la Sua materna protezione pose gli Istituti religiosi da lui fondati e ormai sparsi in tutto il mondo: la Congregazione di S. Francesco di Sales, sacerdoti chiamati normalmente ‘Salesiani di don Bosco’; le ‘Figlie di Maria Ausiliatrice’ suore fondate con la collaborazione di s. Maria Domenica Mazzarello e per ultimi i ‘Cooperatori Salesiani’ per laici e sacerdoti che intendono vivere lo spirito di ‘Don Bosco’, come è generalmente chiamato.
Le Congregazioni sono così numerose, che si vede con gratitudine la benevola protezione di Maria Ausiliatrice nella diffusione di tante opere assistenziali ed a favore della gioventù.
Ormai la Madonna Ausiliatrice è divenuta la ‘Madonna di Don Bosco’ essa è inscindibile dalla grande Famiglia Salesiana, che ha dato alla Chiesa una schiera di santi, beati, venerabili e servi di Dio; tutti figli che si sono affidati all’aiuto della più dolce e potente delle madri.
Interi Continenti e Nazioni hanno Maria Ausiliatrice come celeste Patrona: l’Australia cattolica dal 1844, la Cina dal 1924, l’Argentina dal 1949, la Polonia fin dai primi decenni del 1800, diffusissima e antica è la devozione nei Paesi dell’Est Europeo.
Nella bella basilica torinese a Lei intitolata, dove il suo devoto figlio s. Giovanni Bosco e altre figure sante salesiane sono tumulate, vi è il bellissimo e maestoso quadro, fatto eseguire dallo stesso fondatore, che rappresenta la Madonna Ausiliatrice che con lo scettro del comando e con il Bambino in braccio, è circondata dagli Apostoli ed Evangelisti ed è sospesa su una nuvola, sullo sfondo a terra, il Santuario e l’Oratorio come appariva nel 1868, anno dell’esecuzione dell’opera del pittore Tommaso Lorenzone.
Il significato dell’intero quadro è chiarissimo; come Maria era presente insieme agli apostoli a Gerusalemme durante la Pentecoste, quindi all’inizio dell’attività della Chiesa, così ancora Lei sta a protezione e guida della Chiesa nei secoli, gli apostoli rappresentano il papa ed i vescovi.

Fonte: www.santiebeati.it

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NOSTRA SIGNORA, L'IMPERATRICE DELLA CINA


Devozione a Maria Ausiliatrice in Cina



Cina mariana: un po' di storia

Articolo di: Maria Di Lorenzo.

I Santuari mariani sono l’altro volto della Cina, un Paese che sembra voler fare a meno della religione, ma dove cresce ogni giorno di più nel popolo il bisogno di Dio.

"Benvenuti a Pudong!", recita un messaggio sul cartello luminoso. Intorno, una superba architettura di vetro e acciaio, elegante e fredda, che costituisce il cuore, e anche il simbolo, della nuova Shangai, quella su cui il Governo cinese ha puntato tutte le sue carte per costruire la Cina del XXI° secolo.

Case lussuose, uffici e appartamenti per i nuovi ricchi, cresciuti come funghi a Pudong, il quartiere più "in" di Shangai, pieno di insegne fosforescenti e di Centri commerciali, ma senza templi né chiese. Abbattuti, distrutti. Del resto, quello di radere al suolo i luoghi di culto è un vezzo abbastanza diffuso in Cina. Ed è prassi consueta soprattutto nella nuova Cina proiettata verso il futuro, un gigante dai piedi di argilla che però fa tanta paura a noi Paesi occidentali, specialmente sul fronte dell’economia di mercato.

Soltanto a poche decine di chilometri da questa "giungla" di vetro e acciaio, che è la nuova zona di Pudong, sorge un Santuario cattolico, intitolato alla "Regina della Cina". È un Santuario importante, legato alla storia della fede dei Cattolici cinesi, testimone delle loro sofferenze e delle loro tenaci speranze, tutte deposte ai piedi della Vergine di Sheshan.

Fondato nell’Ottocento e costruito nella forma attuale nei primi decenni del Novecento, il Santuario di Sheshan è dedicato a "Maria, Aiuto dei Cristiani". Posto sulla sommità di una collina, nella piatta campagna a Est di Shanghai, il complesso è considerato un Santuario nazionale, che ospita ogni giorno centinaia di visitatori e pellegrini. Anche qui però è intervenuta la zelante mano imprenditoriale del Governo che ha creato, di fianco al Santuario e all’Osservatorio astronomico, un parco-giochi e un giardino. La visita di tutto il complesso costa 30 yuan.

Il posto è comunque bellissimo, circondato da una boscaglia di bambù, abeti e alberi profumati. Un luogo dove si respirano pace e silenzio che fanno tanto bene al cuore: tutto quello che la nuova Shanghai, così luccicante e sottilmente disperata, non riesce ad avere. La foresta di bambù con i suoi suggestivi sentieri tortuosi e i ruscelli sono il luogo ideale per comunicare con Dio e la Madre Celeste.

Al principio, nell’anno 1866, la Chiesa di Shanghai aveva costruito un padiglione esagonale con all’interno un altare e una statua della Madonna. Ma cinque anni dopo, i Padri Gesuiti eressero una vera e propria Chiesa in cima alla montagna, dedicata a Maria Ausiliatrice, che venne inaugurata nel 1873. Successivamente i Vescovi della Cina consacrarono la Nazione alla Madonna, nel 1924, andando in pellegrinaggio a Sheshan. I lavori della Basilica iniziarono l’anno seguente e durarono la bellezza di dieci anni; ma alla fine questa bellissima Chiesa è stata la prima Basilica di tutto l’Estremo Oriente ed è diventata la meta preferita dei pellegrini cinesi.

Sheshan, con i suoi "nove picchi al di sopra delle nuvole", è situato a circa 35 km da Shanghai e, secondo una leggenda molto diffusa, fu un eremita che secoli fa viveva sulla cima della montagna a darle il suo nome attuale. I pellegrini vi giungono ogni giorno per fare la Via Crucis, pregare la Madonna, partecipare alla Messa, domandare grazie. Per la festa del 24 Maggio [di Maria Ausiliatrice], ogni anno arrivano fedeli da tutta la Cina, e perfino da Hong Kong, Taiwan e Macao.

Nel Giugno del 1989 anche Papa Giovanni Paolo II è venuto a inginocchiarsi davanti alla Vergine di Sheshan, pregandola affinché proteggesse sotto il suo Manto "l’amato popolo cinese". Tutto ciò sta anche ad indicare la grande importanza di tale Santuario, che rappresenta il simbolo del rinnovamento cristiano in Cina.

Martirio e fede mariana

È dagli anni Cinquanta che in Cina il Governo permette la libertà di culto; ma soltanto sotto la supervisione dell’Associazione patriottica, i cui Segretari, atei, controllano che la Chiesa sia obbediente al Partito Comunista. L’ideale dell’Associazione patriottica è sempre stato quello di far nascere nel Celeste Impero una Chiesa indipendente dal Papa. Per questo, da allora si è creata in Cina una Chiesa "sotterranea", che rifiuta il controllo del Governo.

Dall’altra parte c’è la Chiesa ufficiale, "patriottica", che pur di sopravvivere ha accettato, o fatto finta di accettare, i pochi spazi di libertà concessi. Infatti, più dell’80% dei Vescovi nominati da Pechino in questi anni hanno chiesto in segreto il riconoscimento e la riconciliazione con la Santa Sede, e ciò ha reso ancor più spietato il controllo su di essa da parte del Governo comunista. La Cina appare così come un luogo di opposte contraddizioni: da una parte essa si proclama una Nazione comunista, dall’altra il mercato e l’efficienza economica la fanno da padroni. Il Governo proclama la libertà religiosa, ma poi perseguita i fedeli. Chiese e templi sono concessi solo per riti pubblici controllati, ma per la maggior parte del tempo i luoghi sacri devono soprattutto fornire introiti come monumenti, occasioni commerciali per turisti di passaggio.

La modernizzazione, condotta in Cina a tappe forzate, sembra voler fare a meno di elementi religiosi; eppure nella stragrande maggioranza della popolazione cresce sempre di più il bisogno di Dio. Le due Chiese, quella patriottica e quella sotterranea, amministrano qualcosa come 150.000 Battesimi ad adulti ogni anno.

In Cina vivono attualmente all’incirca 13 milioni di Cattolici, che rappresentano solo l’uno per cento del totale degli abitanti [un miliardo e trecento milioni]. L’Hebei, la provincia attorno a Pechino, è la zona con la massima concentrazione di credenti: sono oltre un milione e mezzo. La Chiesa cattolica in Cina è perfettamente cosciente della sua piccolezza e conosce le sfide e le difficoltà dell’evangelizzazione, ma non ha paura, perché fra le sue sorgenti di forza e di coraggio c’è la grande fiducia dei Cattolici cinesi in Maria. La Santa Vergine, che – non dimentichiamolo – è donna del Continente asiatico, è la "Stella dell’evangelizzazione" anche di questo immenso Continente, dove lei pure ha vissuto la sua vita terrena.

I Cattolici cinesi, in particolar modo, la sentono a essi straordinariamente vicina, proprio come una Madre, e durante il mese di Maggio, a lei tradizionalmente dedicato, a decine di migliaia navigano nei canali con i loro "sampan" o salgono in cima alle montagne per andare a pregare nei Santuari intitolati alla Madre del Cielo.

Madre e Protettrice

Sono diversi, infatti, i Santuari mariani presenti su tutto il territorio cinese. Il più antico, in assoluto, è il Santuario di "Nostra Signora della Gioia", che sorge sulle montagne a Nord di Guiyang, capitale della provincia del Guizhou (Cina Sud-occidentale). Si pensa che abbia almeno 200 anni. Distrutto durante la rivoluzione culturale, da quando è stato riaperto nel 1980, attrae moltissimi devoti. Quello più nuovo, invece, costruito soltanto nel 1993, è in cima alla montagna del villaggio di Longtian, vicino alla città di Fuzhou, provincia del Fujian. È dedicato a "Nostra Signora del Rosario". Una statua di Maria, dono dell’Italia, si erge in mezzo al Padiglione in stile cinese, meta di ritiro di sacerdoti e pellegrini.

E poi c’è il famosissimo Santuario di Dong Lu, che al pari di quello di Shesan, è straordinariamente amato dai fedeli cinesi. Dal 1926 vi sorge un Santuario nazionale dedicato a "Nostra Signora della Cina". La chiesa contiene una grande e splendida immagine della Vergine col Bambino in braccio, entrambi vestiti in abiti imperiali. Il Santuario di Dong Lu è stato istituito dai Vescovi della Cina dopo il Sinodo di Shanghai [14 Maggio - 12 Giugno 1924]. Nel 1932 Pio XI ha approvato Dong Lu come luogo di pellegrinaggio: per questo legame con la decisione papale, i Cattolici cinesi hanno sempre vissuto il pellegrinaggio a Dong Lu anche come espressione di fedeltà alla Santa Sede.

Dong Lu è a circa 40 km da Baoding, nella provincia dell’Hebei, ed è una delle roccaforti della Chiesa cattolica sotterranea cinese. Va da sé che il Governo non abbia mai visto di buon occhio i Pellegrinaggi a Dong Lu e abbia cercato sempre in mille modi, nel corso degli anni, di scoraggiarli. L’Ufficio di Pubblica Sicurezza, che è l’Agenzia incaricata di sorvegliare la Comunità cattolica sotterranea, periodicamente dà un "giro di vite" per impedire a chiunque di andare in pellegrinaggio a Dong Lu. Ma con scarso successo. Infatti, ogni anno, nel mese di Maggio, senza curarsi dei divieti, decine di migliaia di pellegrini salgono sulla montagna in silenzio o recitando il Rosario e cantando inni di lode alla loro celeste Madre e Protettrice.

"Per me, cinese, contemplare Maria è come stare davanti a un dipinto", ha detto Suor Maria Ko, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, nella bella relazione presentata al 1° Forum Internazionale di Mariologia (2001). "Un dipinto cinese – ha spiegato – ha queste caratteristiche inconfondibili: poche pennellate, molto spazio bianco, colori tenui, contorni non totalmente definiti, soggetti semplici e senza pretesa, atmosfera di sacro silenzio. Tutto è denso di significato, tutto invita a trascendere, a lanciarsi verso l’infinito, a spiare il mistero, a dilatarsi nel bello, a fare esperienza del Cielo".

"Sono certa – ha concluso Suor Ko – che Maria, nata e vissuta in terra asiatica, comprende le aspirazioni più profonde di salvezza dei popoli dell’Asia. Ora, assunta nella gloria, ella non cessa di guidare i suoi figli e le sue figlie dell’Asia nel cammino verso il Cielo e verso la pienezza".



Fonte: rivista "Madre di Dio", novembre 2005
 
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Ester80
view post Posted on 20/5/2013, 13:10




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Preghiamo Maria Ausiliatrice per la Cina



Il nostro tempo ci appare complesso e difficile. Ma quando mai i tempi sono stati facili? Possiamo dire piuttosto che i tempi difficili sono i tempi di Maria, donna forte, dalla fede temprata, madre sollecita e guida coraggiosa. L’aveva intuito Don Bosco quando, in tempi calamitosi e irti di ostacoli per la Chiesa, aveva proposto la devozione all’Auxilium Christianorum quale ancora di salvezza per i credenti e fonte di vita spirituale per i suoi giovani, per i loro educatori ed educatrici. Ce lo ricorda oggi, con felice intuizione, il S. Padre Benedetto XVI che addita la Vergine Ausiliatrice quale madre da invocare perché la Chiesa cinese possa superare le sfide impegnative che si trova ad affrontare: riconciliazione ed unione in seno ad una Comunità divisa, il superamento di umilianti controlli da parte del governo e la concessione di una vera libertà di religione. Il Papa chiede ai cattolici cinesi di affidarsi proprio a Lei, l’Ausiliatrice venerata presso il santuario di Sheshan, vicino a Shanghai, ed invita i cattolici di tutto il mondo a unirsi il 24 maggio di ogni anno in una giornata di preghiera per la Chiesa in Cina.

Carissimi Pastori e fedeli tutti, il giorno 24 maggio è dedicato alla memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, la quale è venerata con tanta devozione nel santuario mariano di Sheshan a Shanghai [...]. Desidero che quella data sia per voi una giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. Vi esorto a celebrarla rinnovando la vostra comunione di fede in Gesù Nostro Signore e di fedeltà al Papa, pregando affinché l’unità tra di voi sia sempre più profonda e visibile. [...] Nella medesima Giornata i cattolici nel mondo intero — in particolare quelli che sono di origine cinese — mostreranno la loro fraterna solidarietà e sollecitudine per voi, chiedendo al Signore della storia il dono della perseveranza nella testimonianza. [...]” (1).

Il Santuario di Sheshan (Zose’ nel dialetto di Shanghai) è vicino al cuore della Famiglia Salesiana. La devozione a Maria Ausiliatrice vi crebbe, si può dire, contemporaneamente agli sviluppi della stessa devozione a Valdocco. E’ del 1 marzo 1868 l’inaugurazione della prima modesta chiesetta-oratorio in cima alla collina di Sheshan, proprio quando Don Bosco annunciava per il 9 giugno seguente l’inaugurazione del tempio da lui eretto in Torino. E mentre i cronisti di Valdocco segnalavano un crescente numero di grazie ottenute per intercessione di Maria Ausiliatrice, anche a Sheshan iniziava un movimento di pellegrinaggio popolare nel mese di maggio, e in particolare il giorno 24, che negli anni seguenti avrebbe attirato fino a 10.000-15.000 fedeli. Anche i fedeli cinesi potevano godere della potente intercessione della Vergine Ausiliatrice fin dalle loro prime manifestazioni di fede e venerazione presso il santuarietto a Lei dedicato, come notava lo stesso Don Bosco quando si riferiva a grazie ivi ottenute nel maggio1869: “Il nome di Maria Ausiliatrice risuona ormai glorioso sino nei piu’ lontani paesi. La China e’ uno di questi. Pare veramente che Iddio voglia tirare a se’ il mondo intero per mezzo dei prodigi operati in favore degli infedeli ad intercessione della sua divina Madre...” (2).

Il 24 maggio 1871 iniziava a Sheshan la costruzione di un nuovo, grande santuario, in adempimento di un voto fatto l’anno precedente dal Superiore della Missione, qualora la Vergine Ausiliatrice avesse protetto la missione dagli attacchi delle armate ribelli dei Taiping.

Nel 1924 si teneva a Shanghai il Primo Sinodo della Chiesa Cinese. Tra i Padri Sinodali figurava anche il Vicario Apostolico di Shiuchow, Mons. Luigi Versiglia. Il Sinodo, voluto dal Papa e promosso dal primo Delegato Apostolico in Cina, Mons. Celso Costantini, si riprometteva di aprire una nuova era, avviando il grande processo di passaggio dallo stato di terra di missione alla costruzione di una vera Chiesa locale. All’atto di nascita della Chiesa Cinese presiedeva Maria, invocata dai Padri Sinodali con il titolo di Ausiliatrice, alla fine della preghiera di consacrazione della Cina.

Al Santuario di Sheshan andranno in pellegrinaggio, o per gli esercizi sprituali, i primi Salesiani giunti a Shanghai nel 1924 insieme ai giovani dell’ Ospizio S. Giuseppe, come raccontava nelle sue lettere alla mamma il chierico Callisto Caravario (3). Vi andranno giovani, chierici e Superiori rifugiati a Shanghai durante la guerra, nel periodo d’oro dell’ opera salesiana in Cina (4). Alla Vergine di Sheshan guarderanno con speranza e fede profonda i Salesiani cinesi condannati a lunghi e duri anni di prigionia e di rieducazione tramite il lavoro...

Stando alle cronache delle FMA in Cina, il 18 maggio 1947 tutta la comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Shanghai, suore, postulanti, aspiranti, figlie di Maria e giovani, in tutto 60 persone, stipate su un camion parteciparono ad un avvenimento grandioso della Chiesa e della Diocesi: l’incoronazione dell’Ausiliatrice a Zo Ze (She Shan).

Con la stessa fede con cui Don Bosco attribuiva tutto a Maria Ausiliatrice, e raccogliendo l’umile constatazione di Don Luigi Versiglia che ricordava ai suoi missionari che “senza Maria Ausiliatrice noi Salesiani siamo nulla”, affidiamo a Lei questa terra sognata e bramata dal nostro Padre.

dalla lettera di Don Pascual Chávez Villanueva - Rettor Maggiore dei Salesiani - Roma, 11 maggio 2008


(1) BENEDETTO XVI, Lettera ai Cattolici nella Repubblica Popolare Cinese, Citta’ del Vaticano, 27 maggio 2007.

(2) Giovanni BOSCO, Nove giorni consacrati all’ augusta Madre del Salvatore sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, Torino, Tipografia dell’ Oratorio di S. Francesco di Sales 1870, in OE XXII, p. [333-334]

(3) Callisto CARAVARIO, Mia carissima mamma, cur. F. Motto, Roma 2000, pp. 59, 68-69.

(4) Pascual CHAVEZ, “Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo”: presentazione della Regione Asia Est – Oceania, ACG 397, p. 17.

Fonte: www.admadonbosco.org/
 
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Ester80
view post Posted on 20/5/2013, 15:04




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Nostra Signora di She Shan



Storia

La Chiesa della Santa Madre in Cina è una basilica di culto cattolico presente a Shanghai.
Nel 1863 fu costruita la prima chiesa sulla collina di She Shan.
Durante la rivolta dei Taiping, alcuni missionari gesuiti acquistarono un appezzamento di terreno sulle pendici meridionali della collina. In quel luogo c'era un monastero buddista in rovina. Le costruzioni rimaste vennero demolite e furono costruiti un piccolo edificio usato come residenza dei missionari e una cappellina. Sulla cima della collina, sul luogo dove si trovava una stanza Maitreya, venne eretto un piccolo padiglione in cui fu collocata una statua della Madonna.
Nel giugno 1870, a causa di disordini scoppiati a Tianjing vennero bruciate le chiese del luogo. I Gesuiti di Shanghai pregarono presso la statua della Madonna e fecero voto di costruire una chiesa in suo onore in cambio della sua protezione.
In seguito, si iniziò a costruire la chiesa. Il legno venne inviato da Shanghai e la pietra fu comprata in Fujian. Si portarono a mano tutti i materiali da costruzione sulla collina. In due anni, la chiesa era completata.

Nel 1894, si aggiunsero molte costruzioni accessorie: una cappella a metà strada salendo la collina, un santuario dedicato al Sacro Cuore, alla Madonna e a San Giuseppe. Lungo il sentiero che conduce alla chiesa furono costruite quattordici stazioni della Via Crucis che sono situate ad ogni curva del sentiero che sale la ripida collina che porta alla chiesa. A metà strada, in uno spiazzo ci sono due cappelle, una per la devozione al Sacro Cuore e l'altra alla Santa Madre.
Nelle vicinanze, si trova la Stazione di She Shan dell'Osservatorio astronomico di Shanghai, costruito inizialmente dai Gesuiti.

Dopo la rivoluzione comunista del 1949, la Basilica di She Shan subì gravi danni durante la Rivoluzione culturale: vennero distrutte le vetrate colorate della chiesa, le sculture lungo la Via Dolorosa, la statua in cima al campanile e molte altre opere d'arte. Al termine della Rivoluzione culturale, si cominciò a riparare i danni. All'inizio, la statua fu sostituita con una semplice croce di ferro. Poi, nel 2000, venne posizionata una nuova statua.

Pellegrinaggio
Nel 1874, papa Pio IX dichiarò che i pellegrini che si recavano a She Shan in maggio (il mese dedicato alla Santa Madre) avrebbero ricevuto l'indulgenza plenaria. Per questo, pellegrini provenienti da tutta la Cina iniziarono a riunirsi a She Shan in maggio, una pratica che continua ancora oggi. I pellegrini pregano lungo la Via Crucis il Santo Rosario e partecipano alla Messa in questo luogo santo. Per tradizione, molti dei cattolici della zona erano pescatori e facevano il pellegrinaggio in barca. Questa tradizione continua tra i cattolici del luogo, per cui in maggio le insenature attorno a She Shan spesso si riempiono di barche.
Ora, She Shan è l'unico luogo di pellegrinaggio per i cattolici in Cina.
(Tuttavia, secondo molte fonti giornalistiche, è consentito solo ai residenti nella Diocesi di Shangai di recarsi in Basilica per onorare Maria. Gli altri fedeli sono sottoposti a rigide misure di sicurezza e quindi non possono partecipare al culto. Non dimentichiamo la difficilissima situazione del Cattolicesimo in Cina! n.d.r.)
Benedetto XVI istituì, nel 2007, la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina che si celebra in tutto il mondo il 24 Maggio a fronte di un'intervista del cardinale Zen: "la persecuzione si fa sempre più reale e concreta. Su questo punto non vi è alcun miglioramento da parte del governo. Essi ricorrono a metodi ancora più pericolosi, quanto abili, perché non si fermano a minacciare le persone, ma li inducono in tentazione. Essi non vogliono fare dei martiri, vogliono produrre dei rinnegati. Per la Chiesa è dunque molto peggio. Essi hanno i mezzi per tentate le persone, buone, timide o deboli, e di ridurli all’obbedienza. Questi mezzi sono il denaro, ma anche il prestigio, gli onori o una posizione nella società".

Fonte: http://blog.libero.it/FOTOMAGAZINE/12019884.html

Preghiera di Sua Santità Benedetto XVI
a Nostra Signora di She Shan


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Vergine Santissima, Madre del Verbo incarnato e Madre nostra,
venerata col titolo di “Aiuto dei cristiani” nel Santuario di Sheshan,
verso cui guarda con devoto affetto l’intera Chiesa che è in Cina,
veniamo oggi davanti a te per implorare la tua protezione.
Volgi il tuo sguardo al Popolo di Dio e guidalo con sollecitudine materna
sulle strade della verità e dell’amore, affinché sia in ogni circostanza
fermento di armoniosa convivenza tra tutti i cittadini.

Con il docile “sì” pronunciato a Nazaret tu consentisti
all’eterno Figlio di Dio di prendere carne nel tuo seno verginale
e di avviare così nella storia l’opera della Redenzione,
alla quale cooperasti poi con solerte dedizione,
accettando che la spada del dolore trafiggesse la tua anima,
fino all’ora suprema della Croce, quando sul Calvario restasti
ritta accanto a tuo Figlio che moriva perché l’uomo vivesse.

Da allora tu divenisti, in maniera nuova, Madre
di tutti coloro che accolgono nella fede il tuo Figlio Gesù
e accettano di seguirlo prendendo la sua Croce sulle spalle.
Madre della speranza, che nel buio del Sabato santo andasti
con incrollabile fiducia incontro al mattino di Pasqua,
dona ai tuoi figli la capacità di discernere in ogni situazione,
fosse pur la più buia, i segni della presenza amorosa di Dio.

Nostra Signora di Sheshan, sostieni l’impegno di quanti in Cina,
tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare,
affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù.
Nella statua che sovrasta il Santuario tu sorreggi in alto tuo Figlio,
presentandolo al mondo con le braccia spalancate in gesto d’amore.
Aiuta i cattolici ad essere sempre testimoni credibili di questo amore,
mantenendosi uniti alla roccia di Pietro su cui è costruita la Chiesa.
Madre della Cina e dell’Asia, prega per noi ora e sempre. Amen!



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Ester80
view post Posted on 22/5/2013, 17:15




Appello del Santo Padre Francesco per la Chiesa cinese


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Udienza generale, 22 maggio 2013



Venerdì, 24 maggio, è il giorno dedicato alla memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, venerata con grande devozione nel Santuario di Sheshan a Shanghai.

Invito tutti i cattolici nel mondo a unirsi in preghiera con i fratelli e le sorelle che sono in Cina, per implorare da Dio la grazia di annunciare con umiltà e con gioia Cristo morto e risorto, di essere fedeli alla sua Chiesa e al Successore di Pietro e di vivere la quotidianità nel servizio al loro Paese e ai loro concittadini in modo coerente con la fede che professano.

Facendo nostre alcune parole della preghiera alla Madonna di Sheshan, vorrei insieme con voi invocare Maria così: “Nostra Signora di Sheshan, sostieni l’impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare, affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù”.

Maria, Vergine fedele, sostenga i cattolici cinesi, renda i loro non facili impegni sempre più preziosi agli occhi del Signore, e faccia crescere l’affetto e la partecipazione della Chiesa che è in Cina al cammino della Chiesa universale.
 
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3 replies since 20/5/2013, 11:27   540 views
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